Seguici su

Attualità

Quali stati rischiano la fame e la rivoluzione per la guerra in Ucraina?

Pubblicato

il

L’Ucraina è considerata il “cesto del pane d’Europa” e l’invasione russa sta soffocando le esportazioni di grano, portando i prezzi alimentari globali a livelli record, soprattutto fuori dall’Europa.

I prezzi dei cereali sono saliti a livelli record la scorsa settimana poiché i prezzi alimentari mondiali sono ora più alti di quanto non fossero durante la Primavera araba del 2011, lasciandoci con un’abbondanza di cautela sul fatto che le rivolte politiche dovute agli shock dei prezzi alimentari potrebbero essere dietro l’angolo.

Venerdì, l’Indice dei prezzi alimentari (FFPI) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), una misura della variazione mensile dei prezzi internazionali di un paniere di prodotti alimentari, ha riportato prezzi record per febbraio. I prezzi sono, infatti, più alti del 3,1% rispetto a febbraio 2011, quando nel mondo arabo sono scoppiate proteste anti-governative, rivolte e ribellioni armate. Perchè pochi lo ricordano, ma all’epoca la scintilla venne dai prezzi elevati  del pane in Nord Africa.

Questo fenomeno tragico potrebbe ripetersi ancora, mandando nel caos diversi paesi. 

Vogliamo determinare quali paesi sono più vulnerabili agli shock e alle carenze dei prezzi alimentari a causa della crisi ucraina. I dati di Bloomberg mostrano i paesi più dipendenti dal grano ucraino, inclusi Egitto, Indonesia, Bangladesh, Pakistan e Turchia.

Sebbene non ci siano indicazioni che nessuno di questi paesi sia sull’orlo di disordini sociali, questi sono sempre possibili. Del resto la primavera araba iniziò proprio in Tunisia, mentre lo Yemen è nel mezzo del conflitto con l’Arabia Saudita. Nel mentre l’Egitto è sempre una polveriera. Che succederà senza il grano ucraino?

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito