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Analisi e studi

Quali sono i paesi con maggiore disuguaglianza nella ricchezza dei cittadini?

Quali sono i paesi con maggiore disuguaglianza di ricchezza e come questa è evoluta nel tempo . L’indice di Gini ci iuta a capirlo.

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Come è distribuita la ricchezza nei vari Paesi e qual è l’entità di queste disparità?

Questo grafico, realizzato da Kayla Zhu di Visual Capitalist, mostra la disuguaglianza di ricchezza per Paese nel 2023, sulla base dei dati di UBS.

Un modo comune di misurare la distribuzione della ricchezza in un Paese è il coefficiente Gini. In questo indice, i punteggi più vicini allo zero indicano una distribuzione più equa della ricchezza, mentre un punteggio di 100 indica che un individuo detiene tutta la ricchezza.

Ecco i punteggi dell’indice di Gini in alcuni Paesi, che evidenziano come sono cambiati nel tempo:

Il Sudafrica è al primo posto in assoluto, con il 10% della popolazione che controlla circa l’80% della ricchezza del Paese. L’Apartheid continua, ma è economico e non razziale.

Negli ultimi 15 anni, la disuguaglianza di ricchezza è aumentata. La disoccupazione è salita al 32%, dal 20% del 2008, mentre il PIL pro capite corretto per l’inflazione è diminuito. Anche se l’apartheid ha avuto luogo tre decenni fa, la razza rimane un fattore chiave nelle disparità di reddito.

Al secondo posto c’è il Brasile, un Paese in cui il 10% più ricco controlla la metà della ricchezza nazionale. Tra il 2023 e il 2024, il numero di miliardari nel Paese è passato da 51 a 64, rendendo il Brasile la sede del decimo più alto numero di miliardari al mondo.

Nonostante sia un Paese socialmente democratico, la Svezia si colloca al quinto posto in classifica. Il Paese ha uno dei più alti miliardari pro capite, uno ogni 250.000 persone. In confronto, gli Stati Uniti ne hanno circa uno ogni 500.000 persone. Alla base di questa concentrazione di ricchezza c’è il fiorente settore tecnologico del Paese, che negli ultimi due decenni ha prodotto oltre 40 start up tecnologiche come Spotify e Skype.

Seguono gli Stati Uniti, un Paese la cui disuguaglianza di ricchezza è diminuita marginalmente dal 2008. Una tendenza simile alla diminuzione della disuguaglianza di ricchezza si riscontra in altri Paesi europei, tra cui Germania, Svizzera e Austria, oltre a Corea del Sud e Hong Kong.

In particolare nei Paesi sviluppati, il divario di ricchezza si è ridotto dal 2008, in quanto la fascia media ha registrato aumenti di ricchezza più rapidi rispetto a quelli delle fasce più alte. Fa eccezione l’Italia, che ha visto una concentrazione della ricchezza successivamente al 2008, confermando il proprio status di paese occidentale che si sta retrocedendo. 

 


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