Analisi e studi
Quali sono i maggiori estrattori minerari al mondo?
In testa la Cina, ma l’India sta inseguendo, anche se a distanza, mentre l’Austrilai ha la maggiore estrazione pro capite
La Cina è stata il più grande estrattore minerario del mondo nel 2023, secondo il Database dei Flussi Globali di Materiali dell’UNEP. Il Paese ha estratto un totale di 34,2 miliardi di tonnellate di materiali, tra cui biomassa, combustibili fossili, minerali metallici e minerali non metallici. Si tratta di una quantità più di quattro volte superiore a quella dei due principali estrattori successivi: India (8,03 miliardi di tonnellate) e Stati Uniti (7,98 miliardi di tonnellate). L’India ha superato gli Stati Uniti per la prima volta, diventando il secondo maggior estrattore di questi materiali nel 2023.
Come mostra Anna Fleck di Statista nel grafico sottostante, quando si guarda all’estrazione domestica di materiali pro capite, emerge un quadro molto diverso: L’Australia sale in cima alla classifica, con 102 tonnellate di materiali estratti pro capite, seguita dal Canada con 67 tonnellate pro capite e solo dopo dalla Cina con 24 tonnellate pro capite nel 2023.
In termini di quote relative di materiali estratti per Paese, il mix della Cina è composto prevalentemente da materiali non metallici (70 percento del totale).
Questi includono sabbia, ghiaia e argilla per scopi edili e industriali. Nel frattempo, la principale industria australiana delle quattro categorie è quella dei minerali metallici, che rappresenta circa il 53% del totale del Paese. Questo include ferro, alluminio, rame e altri metalli non ferrosi.
In tutto il mondo, nel 2023 è stato estratto un totale di 104,1 miliardi di tonnellate di biomassa, combustibili fossili, minerali metallici e non metallici. Si tratta di un aumento rispetto ai 96,5 miliardi del 2020.
L’Asia e il Pacifico hanno rappresentato la quota maggiore con 56,9 miliardi di tonnellate di questi materiali estratti (ovvero circa il 55 percento del totale mondiale), seguiti dall’America Latina e dai Caraibi con 11,2 miliardi di tonnellate (11 percento), dal Nord America con 10,6 miliardi di tonnellate (10 percento), dall’Europa con 9,2 miliardi di tonnellate (9 percento), dall’Africa con 8,2 miliardi di tonnellate (8 percento), dall’Asia Occidentale con 5,3 miliardi di tonnellate (5 percento) e dall’Europa Orientale e dall’Asia Centrale con 2,9 miliardi di tonnellate (3 percento).
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