Quali paesi impongono i maggiori Dazi sulle tecnologie cinesi

I Paesi di tutto il mondo hanno imposto sempre più spesso tariffe sull’industria tecnologica cinese per rispondere alle preoccupazioni sulla dipendenza economica, sulla sicurezza nazionale e sull’equità del mercato. I Paesi cercano di difendere sempre più le proprie industrie da un’invasione dei prodotti cinesi.

Queste azioni riflettono una tendenza più ampia all’inasprimento delle misure commerciali che interessano il panorama tecnologico globale.

Questo grafico mostra le tariffe specifiche imposte dai Paesi alla Cina sui prodotti del settore tecnologico cinese. Non include altre tariffe generali che possono essere applicate anche ai prodotti cinesi.

I dati provengono da Rest of World e sono aggiornati al novembre 2024. ecco a voi il grafico

Il settore EV cinese è sottoposto a pesanti dazi

Di seguito sono riportate le tariffe che vari Paesi e regioni hanno imposto al settore tecnologico cinese.

I dazi hanno acquisito nuova attenzione in vista del secondo mandato del presidente eletto Donald Trump e del suo programma pro-tariffe.

Anche l’amministrazione Biden non si è tirata indietro di fronte alle misure commerciali contro la Cina. Nel maggio del 2024, gli Stati Uniti hanno aumentato le tariffe sui veicoli elettrici di produzione cinese dal 25% al 100%, oltre che su diversi altri prodotti, in base alle preoccupazioni legate alla sovraccapacità produttiva e al suo impatto sui mercati globali. Nello stesso tempo però non ci sono dazi sulle auto a combustione interna , che invece sono applicati dal Vietnam.

Quattro Paesi o regioni, tra cui gli Stati Uniti, hanno imposto dazi specifici sull’industria cinese dei veicoli elettrici, che sta rapidamente aumentando la propria quota di mercato con un’impennata delle esportazioni del 13.300% fino a raggiungere i 42 miliardi di dollari nel 2023. Attualmente la Cina rappresenta quasi il 70% della produzione globale di veicoli elettrici.

Il successo dell’industria cinese dei veicoli elettrici è dovuto a un ampio sostegno da parte del governo, che comprende sovvenzioni ai produttori, un enorme mercato interno e l’integrazione verticale nella catena di fornitura.

La recente azione tariffaria dell’UE sui veicoli elettrici cinesi è stata motivata dalla rapida crescita del settore, la cui quota di mercato è passata dal 3,9% al 25% tra il 2020 e il 2023, alimentando le preoccupazioni sul futuro dei posti di lavoro nel settore automobilistico europeo e sulla sostenibilità dell’industria.

Tutto questo però difficilmente fermerà l’invasione dei prodotti cinesi.