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Quale sarebbe la posizione dell’Italia in caso di scontro fra Grecia e Turchia ?

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Cari amici,

nel caos internazionale l’altro giorno vi è stata l’ennesima provocazione turca vero la Grecia.

Mentre si stava spostando da un’isola all’altra l’elicottero militare greco che trasportava il capo di stato maggiore ed il il primo ministro Tsipras è stato intercettato da due aerei militari turchi, di fornire i dati di volo. Se pensate che questa sia una procedura normale vi sbagliate: l’elicottero greco era militare e regolarmente identificato , nello spazio aereo greco. Il pilota greco da un lato ha risposto, dall’altro ha chiesto l’immediata scorta dell’aviazione ellenica che si è prontamente attivata. Però, data l’invadenza dei militari turchi, l’incidente è sempre dietro l’angolo, e c’è già stato con due navi militari che si sono scontrate, fisicamente.

Se partisse un missile ed abbattesse un aereo greco, magari non sufficientemente veloce a rispondere , cosa succederebbe? e cosa farebbe l’Italia?  La prima guerra mondiale è scoppiata per molto meno. In teoria sono entrambi paesi NATO, ma la presenza della Turchia nell’alleanza atlantica sembra quasi ormai di passaggio.  Non è forse necessario, a questo punto, ripensare tutta la politica italiana nel Mediterraneo pensando ad una nuova rete di alleanze.

Erdogan ha convocato nuove elezioni il 24 giugno, ma non pensate che sia un’apertura alla democrazia, se ho ha fatto è perchè pensa di riuscirle a vincere facilmente, con le buone o con le cattiva, magari liberandosi dell’unica vera opposizione rimastagli, cioè quella dei curdi.

Ieri borsa turca e lira si sono rafforzate , ad indicazione che le elezioni sono viste come un evento ad hoc, provocato , a favore di Erdogan.

Insomma cambiano gli equilibri nel Mediterraneo, e l’Italia dovrebbe farsene parte attiva, non passiva al traino dell’egoista Francia o della distratta Europa. Abbiamo bisogno di fare politica estera.

 

 

 


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