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Energia

Qualche grafico sul riscaldamento globale

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L’influenza dell’attivita’ umana sul riscaldamento globale e’ un argomento complesso dove purtroppo si scontrano anche due opposte ideologie politico-economiche, spesso a colpi di demagogia e pseudo-scienza.

Chi e’ schierato con lo Stato e il dirigismo statale e contro il mercato e le liberta’ economiche

  1. preferisce ritenere che l’attivita’ umana sia l’unica o la primaria causa di un catastrofico riscaldamento globale;
  2. ritiene che l’unica soluzione sia una programmazione dell’economia da parte di un super-Stato mondiale, o subordinatamente da organizzazioni mondiali di Stati, in particolare programmazione riguardo la produzione di energia con risorse fossili.

Chi e’ schierato a favore del mercato e delle liberta’ economiche

  1. preferisce ritenere che il riscaldamento globale stesso non esista, o se esiste fa parte di cicli naturali non anomali o almeno non primariamente disturbati dall’attivita’ umana
  2. ritiene soluzione preferibile 1) non coordinare un’azione comune su livello globale, 2) lasciare che ambiente naturale ed economia umana si auto-regolino, perche’ entrambi hanno una molteplicita’ di fattori che hanno promosso finora, e presumibilmente promuoveranno ancora un’equilibrio sostenibile magari non ideale ma comunque migliore a quello che risulterebbe da uno Stato mondiale stile comunismo cinese pre-Deng o comunismo cambogiano stile Pol Pot.

Io sto dalla parte del libero mercato, per cui sono naturalmente scettico sugli argomenti alla base di politiche dirigiste. Leggendo articoli e commenti su noisefromamerika.org recentemente ho  capito qualcosa di piu’ sulla consistenza fattuale e scientifica degli argomenti in gioco, che cerco di riassumere nel seguito. Per quanto ho capito c’e’ materia per preoccuparsi: anche se non c’e’ una conoscenza completa di come si determina il clima terrestre la situazione misurabile oggi con sufficiente precisione e’ anomala rispetto a quanto misurabile con ragionevole precisione almeno negli ultimi milioni di anni.

Cio’ che e’ sicuramente anomalo oggi e’ la percentuale di anidride carbonica nell’aria (CO2):

Concentrazione di CO2 nell'atmosfera negli ultimi 400mila anni

Concentrazione di CO2 nell’atmosfera negli ultimi 400mila anni, caricato da http://climate.nasa.gov/system/content_pages/main_images/co2Graph11-cropped.jpg il 2 luglio 2014.

La percentuale di CO2 puo’ essere misurata su periodi di tempo grandissimi e in modo preciso e attendibile usando aria intrappolata nei ghiacci artici.

La concentrazione di CO2 nell’atmosfera crea effetto serra, questo e’ un fenomeno fisico certo e misurabile, ed esperimenti recentemente condotti indicano che la CO2 in particolare e’ responsabile dell’80% dell’effetto serra complessivo medio , anche se il vapore acqueo e’ un agente ancora piu’ efficace anche se non stabile perche’ precipita. Ho solo scorso velocemente l’articolo sopra, ma le conclusioni mi sembrano affidabili.

L’aumento della concentrazione di CO2 causa il riscaldamento globale? Non lo sappiamo! E’ probabile ma  non provato da un punto di vista empirico e scientifico. E’ documentato in maniera attendibile che nelle ultime centinaia di migliaia di anni temperatura globale e concentrazione di CO2 nell’aria sono statisticamente correlate (questo indica che uno dei due fenomeni probabilmente causa l’altro, ma la correlazione non chiarisce se la concentrazione di CO2 e’ causa o effetto dell’aumento di temperatura globale, o se la causa di entrambi e’ un’altra). Non c’e’ quindi evidenza attendibile che negli ultimi ~400mila anni la variazione di concentrazione di CO2 abbia causato le variazioni di temperatura globale.

Temperatura e concentrazione di CO2 nell'atmosfera negli ultimi 650mila anni

Temperatura e concentrazione di CO2 nell’atmosfera negli ultimi 650mila anni, caricato da https://en.wikipedia.org/wiki/File:Fluctuations_in_temperature_and_in_the_atmospheric_concentration_of_carbon_dioxide_over_the_past_649,000_years.gif il 17 agosto 2015

Questo grafico sopra mostra che concentrazione di CO2 (misurata come spiegato sopra) e temperatura in Antartide sono strettamente correlate.

Ultimo grafico sul riscaldamento globale. La metereologia causa grandi variazioni delle temperature localmente, e anche globalmente, ma e’ possibile fare misurazioni accurate ricorrendo a medie globali annuali o quinquennali, che mostrano in maniera incontrovertibile che la temperatura sta aumentando e che gli oceani stanno immagazzinando calore.

Temperatura media della terra dal 1880 al 2014

Temperatura media della terra dal 1880 al 2014, caricato da http://data.giss.nasa.gov/gistemp/graphs_v3/Fig.A.gif il 17 agosto 2015.

Quindi, abbiamo di che preoccuparci. Alcune altre considerazioni che non approfondisco ma che mi sembrano attendibili. Buona notizia: il totale di CO2 prodotto dall’uomo in un anno e’ solo 30 Gton, poco in confronto al totale emesso dalla Terra (770 Gton) e al totale assorbito (790 Gton). Ma, cattiva notizia n.1, l’intervento dell’uomo sta rovesciando l’andamento “naturale” da -20 Gton/anno a +10 Gton/anno. E, cattiva notizia n.2, probabilmente anche una perturbazione piccola del nostro globo puo’ causare effetti catastrofici, anche se non possiamo capirlo in maniera incontrovertibile osservando il passato. Oltretutto non abbiamo esempi nelle ultime centinaia di migliaia di anni degli effetti della concentrazione di CO2 misurabile oggi, assolutamente anomala. Dal bilancio naturale della CO2 sembrerebbe che il mondo sarebbe stato destinato ad un’era glaciale come ciclicamente avvenuto nell’ultimo milione di anni, forse anche a causa di cicli astronomici di variazione dell’irradiazione solare (cicli di Milankovitch). L’intervento umano ha rovesciato questo andamento naturale portandoci in un territorio inesplorato nel passato misurabile. Addirittura, l’intervento umano sembrerebbe quantitativamente in grado, se programmato su scala globale, di stabilizzare la naturale alternanza di glaciazioni e periodi temperati o caldi. Notizia che probabilmente andrebbe nascosta agli aspiranti stregoni statal-centralisti-dirigisti.


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