Putin: il mining di criptovalute potrebbe portare a carenza di elettricità in Russia

Il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto un incontro sulle questioni economiche, il cui tema era lo sviluppo delle tecnologie digitali nel settore finanziario. Durante l’incontro, il capo dello Stato ha richiamato l’attenzione sulla questione dello sviluppo delle criptovalute, incolpandole dei problemi che la Russia sta avendo dal punto di vista energetico.

“Una questione a parte riguarda le cosiddette criptovalute. Non sono unità monetarie nel senso comune del termine, ma vengono sempre più utilizzate in tutto il mondo come mezzo di pagamento nei pagamenti internazionali. A sua volta, l’estrazione, o il cosiddetto mining, di valute digitali può essere effettuata praticamente ovunque sul pianeta”, ha affermato Vladimir Putin (citato dal sito web del Cremlino ).

Il Presidente ha osservato che, secondo il Ministero dell’Energia, ogni anno in Russia vengono spesi 16 miliardi di kWh per l’estrazione di criptovalute. Ha aggiunto che l’attività mineraria potrebbe portare a carenze energetiche in alcune regioni. Secondo lui, questo è già stato osservato in Buriazia, nella regione di Irkutsk e nel territorio del Trans-Baikal.

Vladimir Putin ha anche ricordato di aver già dato istruzioni per regolamentare il mining di criptovalute in Russia. Come ha chiarito il capo dello Stato, si è discusso della tassazione di questa attività e dell’introduzione di tariffe.

Il 12 luglio, il Comitato per il mercato finanziario della Duma di Stato ha approvato in prima lettura l’adozione di un disegno di legge sulla legalizzazione del mining di criptovalute. I documenti del progetto affermano che l’iniziativa creerà le condizioni per il mining legale, contribuirà a “riempire i budget” e aiuterà a regolare l’emissione e la circolazione delle valute digitali.

Ieri si era diffusa la notizia che l’interruzione improvvisa dell’attività in uno dei reattori nucleari della centrale di Rostov aveva portato a una serie di black-out diffusi in tutto il sud della Russia sino alla Crimea. Una situazione disagevole che il governo sembra voler imputare anche al mining di valute virtuali.