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PUBBLICO IMPIEGO? UNA PIZZA AL MESE (SENZA BIRRETTA)

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La campagna comunicativa del governo è basata su un’abile, ed esilarante, utilizzo dei numeri. 

Prendiamo come esempio il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, fermi ormai da diversi anni, il tutto fatto in collaborazione con i sindacati della triplice. 

pizza

Ora il ministro della funzione pubblica Madia ha finalmente comunicato le cifre a disposizione del rinnovo: 900 milioni di euro. Cifra impressionante, non è vero? Un po’ come i quattro milioni di baionette di epoca mussoliniana. 

Però….. c’è sempre un però. I 900 milioni sono da dividere su tre anni. Beh, non si può volere tutto dalla vita e son comunque 300 milioni per un anno. Non è mica poco, e poi il numero è ricco di significati, ricordando Leonida alle Termopili o “La spigolatrice di Sapri”

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti.

Però… e si i però, come gli esami, non finiscono mai. I dipendenti della Pubblica amministrazione sono poco meno di tre milioni ( 2.953.000 nel 2015).  facendo due conti sono, in media, aumenti per:

101,5 euro a testa annui

8,45 euro a testa mensili

0,28 euro giornalieri

Beh, che dire, un caffè ogni 4 giorni (senza brioches però) , oppure una pizzetta margherita al mese, ma senza birra, il tutto dove il direttore generare RAI guadagna 650 mila euro all’anno , quando un primo dirigente dei vigili del fuoco, tutto compreso, non arriva a 100 mila: si sà, ne salva di più la Rai che i Vigili del Fuoco, di ministri, naturalmente. 

Naturalmente il tutto è gradito ai sindacati.

Cari dipendenti pubblici, mi offrite una pizza ?

 

 


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