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Provenza Lepenista: il candidato di RN in forte vantaggio in Provenza

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Nel sud della Francia, Marine Le Pen spera che il suo partito  possa finalmente vincere un’elezione regionale ed incrementare così le sue possibilità di vincere le presidenziali.

Anche se il vincitore del voto di domenica in Provenza-Alpi-Costa Azzurra si occuperà solo di questioni locali come i trasporti e gli edifici scolastici, la posta in gioco è alta poiché il partito Rassemblement National (RN) di Le Pen potrebbe per la prima volta conquistare una delle 13 grandi regioni francesi.  Ciò darebbe al suo partito la possibilità di dimostrare di poter governare più delle città dove è stata sinora relegata. Poiché l’RN sta schierando un candidato forte, anche le probabilità che le speranze di Le Pen diano i loro frutti sembrano buone.

La vittoria nel PACA segnerebbe per il RN una svolta decisiva, con la possibilità di dimostrare, in modo definitivo, che la tattica dei paritti tradizionali di “Isolamento” nel lungo periodo non funziona, anzi viene a rafforzare il partito stesso.

Le Pen ha reclutato il suo candidato regionale con attenzione.  Thierry Mariani è un politico esperto del partito di centrodestra Les Républicains (LR), puntando a crearsi una credibilità con gli elettori ed a annettersi una parte della destra moderata, il tutto in un’ottica di normalizzazione del RN per permetterne un’accettazione di massa.  La strategia sembra funzionare. Nei sondaggi elettorali il RN è al primo posto nel primo turno, ma è pure vincente, per la prima volta, nel secondo turno. A livello nazionale, la RN è anche al primo posto in sei regioni e sulla buona strada per superare la sua performance regionale del 2015 quando ha vinto il maggior parte dei voti al primo turno.

In un comizio elettorale nella città medievale di Brignoles, Renaud Muselier, il presidente in carica della LR, ha esortato gli elettori a non cadere nella trappola di Le Pen, sostenendo che Mariani era un “cavallo di Troia” per attirare elettori dalla destra tradizionale. “È preoccupante che le persone confondano le elezioni presidenziali con quelle locali: non commettete questo errore!”, cercando di tenere legati gli elettori e sganciandosi dall’impopolarità diffusa di Macron. Il rischio è che i moderati votino per la Le Pen alle regionali ed alle presidenziali!

Del resto molti politici stanno rendendo i voti regionali di quest’anno come una prova generale per le elezioni presidenziali del prossimo maggio, dove la corsa vede affiancati la Le Pen e Macron, esattamente come nel 2017.


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