Attualità
“PROGETTO ITALIA” CAMBIA TUTTO NELL’EXPORT ITALIANO, NON SOLO NELL’EDILIZIA (di Marco Minossi)
Come anticipato su Scenari Economici il 24 luglio, nell’articolo sulla situazione del contractor Trevi, “Progetto Italia” è uscito, c’è (e la stessa Trevi ne farà parte in una fase prossima, secondo me).
Esso rappresenta il futuro di come il sostegno all’export sia passato, di fatto, dal Pubblico al Privato, tramite CDP Cassa depositi e Prestiti, che opera però finalmente da vera Merchant & Investment Bank.
Il modello è quello di CDP assieme ad una grande azienda capofila del mondo delle imprese internazionali (Salini Impregilo, nel caso specifico); per le PMI del settore, il subcontracting, verrà sviluppato tantissimo indotto, e verrà distribuito loro sotto la formula contratto, ordine, conferma d’ordine e pagamenti, sgravandole da tutta una serie di oneri procedurali e finanziari, italiani ed esteri, ingestibili per le aziende minori (se non con costi, difficoltà e rischi).
Le grandi imprese assumono finalmente una responsabilità sociale e di business verso le altre, ed una parte del pubblico settore appoggia tale circolo virtuoso, ma a condizioni di mercato e di profitto.
Nel suo piccolo, anche l’operazione smobilizzo contratti UAE resa possibile alla IMT di Osimo – azienda leader nella costruzione di grandi macchine da perforazione per pali di fondazioni – aveva prefigurato una CDP sempre più one-to-one con le imprese, tramite Simest e Sace, e a titolo oneroso nell’ interesse di entrambe le parti (e del cliente estero).
Il vecchio mondo delle leggi del sostegno pubblico, quasi sempre impraticabili per le PMI causa garanzie finali richieste, va in pensione, come pure di fatto i suoi attori, salvo convegni.
Anche il governo, peraltro, ha recepito il nuovo trend, istituendo nuovi voucher sì (e già che c’era, non poteva anche cambiare l’orribile denominazione?), ma con rimborso del capitale: Pantalone continua a rendersi utile, ma diventa serio e respira.
Si iniettano dunque capitali nelle imprese, ed imprese nelle alleanze istituzionali.
Tornerò spesso su come il supporto all’export stia diventando “Private led”, e intanto penso: chi si lamenta di Progetto Italia e lo osteggia, di che cosa si è dimostrata capace quando aveva la rappresentanza di tutte le Costruzioni come facile rendita di posizione? Come pensava di difendere la propria rappresentatività, svolgendo per le aziende associate i servizi che domani mattina darà Amazon? E il must “soldi e mercati” dove era finito, nella bambagia?
Marco Minossi
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