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PRODUZIONE INDUSTRIALE IN CALO IN ITALIA E UK

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Dopo i dati non positivi tedeschi abbiamo anche dei dati poco positivi per Italia e Regno Unito. Se per l’Italia il calo non è molto accentuato, al contrario è forte per il Regno Unito ed indica un andamento problematico dell’economia un po’ ovunque e coerente con le previsioni di recessione per il 2020.

Iniziamo dall’Italia, dove la produzione industriale è calata dello 0,7% ad aprile, contro le previsioni di un +0,1%

Il calo è stato molto forte nei beni di investimento (-2,5%), allineato con la media nei beni intermedi (-0,7%) e meno marcato nei beni al consumo (0,5%) mentre il settore energia ha visto una ripresa (+3,6%). Il calo anno su anno è del 1,5. Come prevedibile l’Italia ha fatto una sorta di media fra il risultato della Francia e quello della Germania, quest’ultimo fortemente negativo con umm -1,9. Praticamente abbiamo fatto media. Comunque è forte e preoccupante il calo nel settore produzione di pelli ed abbigliamento , con un -8,2%.

Il momento neegativo per la manifattura viene confermato da quella del Regno Unito, che segna un impressionante, ed inatteso, -2,7%

Se l’attesa era per  un calo dello 0,7% la caduta è stata molto più forte, con un record che non si vedeva dal 2002. Addirittura il calo nel settore automotive in senso lato – è tanto forte che non ha pari dal 1974, con un -13,4%, ed il settore auto e rimorchi leggeri addirittura con un -24%. Anche il settore farmaceutico segna un -8,9%.

In generale il rallentamento economico, dovuto sia alla guerra commerciale sia a problemi del settore automotive a livello mondiale iniziano a farsi sentire. A questo punto in tutta Europa ed in Italia si fa sentire la necessità di una politica industriale di rilancio dei consumi comune. Ci sarà il coraggio di offrirla?

 

 


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