Economia
Produzione Industriale Europea -0,7%; l’Eurozona continua ad essere un pessimo affare per i periferici
La produzione industriale è calata nella zona euro a dicembre dello 0,7%. Gli economisti avevano previsto un calo dello 0,3%.
Il dato di novembre è stato rivisto al ribasso, da +1,8% a +1,6%. Su base annua la produzione industriale è aumentata nell’Eurozona a dicembre dello 0,5%. Gli esperti avevano previsto un aumento del 2%.
Dai grafici di cui sopra si nota chiaramente che:
– La Produzione Industriale Europea e’ stata negli ultimi 2 anni fortemente piu’ debole di quella di USA e Giappone, ed all’interno della UE28, l’Eurozona ha fatto peggio
– Nell’Eurozona, come tendenza consolidata da 10 anni, va meglio la Germania, vanno peggio Italia, Francia e Spagna (negli ultimi mesi l’Italia ha un andamento destagionalizzato peggiore anche di quello Spagnolo)
Traducendo, cio’ che ormai sanno anche i sassi:
– L’Eurozona e’ l’area planetaria da qualche anno con andamento peggiore della produzione industriale (aggiugerei anche su PIL e Disoccupazione)
– Nell’Eurozona, prosegue la tendenza ormai decennale alla deindustrializzazione della Francia e delle nazioni periferiche a vantaggio della Germania
In sintesi, dati alla mano:
– l’Euro (e/o le politiche annesse) sono un gioco a sommatoria negativa in termini di Produzione (PIL e Disoccupazione), e sembrerebbero un pessimo affare per l’Eurozona.
– l’Euro (e/o le politiche annesse) sono un gioco dove al proprio interno uno vince (la Germania) e tutti gli altri perdono in modo epocale in termini di Produzione (PIL e Disoccupazione)
Tali processi di “impoverimento continentale relativo” rispetto al resto del mondo avanzato, e di “accenuazione degli squilibri interni all’eurozona” sono ancora in atto.
GPG
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