Attualità
Primo giorno di scuola, primo giorno di discriminazione. Dialogo immaginario tra un prof e Pierino
Draghi vuole il vaccino obbligatorio. Ce lo chiede l’Europa? No, ce lo chiedono il Turkmenistan e l’Indonesia, le uniche nazioni ad averlo prescritto. Ma l’Italia è anche l’unico stato al mondo ad aver introdotto, per via normativa, l’infame principio per cui, in una classe, le mascherine possono essere tolte da tutti gli studenti solo se tutti gli studenti sono vaccinati. Immaginiamo allora cosa potrebbe succedere a breve. Ma facciamolo sognando che, se non tutti, almeno una parte degli alunni, e se non una parte, almeno un manipolo, e se non un manipolo, anche un solo allievo abbia la seguente pensata.
Dunque, interno giorno del primo giorno di scuola di una classe di terza media qualsiasi di una scuola qualsiasi di una città qualsiasi di una regione qualsiasi di un paese “non” qualsiasi del mondo: e cioè, l’Italia. Il professore di italiano fa l’appello e poi chiede quanti sono i vaccinati. Risposta: tutti tranne cinque. Pierino non pervenuto. Allora il prof si rivolge a Pierino, l’unico a non aver risposto né sì né no. Ecco il dialogo.
Professore: “Pierino perché non ti sei vaccinato?”. Pierino: “Non ho mai detto di non essermi vaccinato, professore”. Prof: “Ma non hai alzato la mano, quando ho chiesto chi sono i vaccinati!”. Pierino: “Se è per questo, non ho alzato la mano neanche quando ha chiesto chi sono i non vaccinati”. Prof.: “Allora deciditi: sei vaccinato oppure no? Perché – se non lo sei – per colpa tua e dei tuoi cinque compagni là in fondo, tutta la classe dovrà tenere la mascherina”. Pierino: “Veramente, prof, dovremo tenere tutti la mascherina per colpa di una legge stupida, non per colpa nostra. Non l’abbiamo scritta mica noi la legge. Semmai l’hanno scritta dei parlamentari che molto probabilmente lei ha votato. Quindi è, semmai, colpa sua, mica nostra”.
Prof. “Pierino, mi fai perdere la pazienza. Perché sarebbe una legge stupida? Tutela la vostra salute”. Pierino: “Perché la mascherina potremmo già togliercela tutti: i vaccinati perché non hanno nulla da temere, essendo vaccinati, giusto? I non vaccinati perché i ragazzi della nostra età non hanno praticamente nulla da temere dal Covid”. Prof.: “E va bene. È una legge stupida, ma giusta perché vi spinge alla vaccinazione”. Pierino: “Cioè mi sta dicendo che – secondo lei e quelli che lei ha votato – convincere i ragazzi a vaccinarsi perché altrimenti potrebbero essere presi in giro, emarginati o addirittura bullizzati dagli altri compagni è una cosa giusta?”. Prof.: “Pierino, mi mandi ai matti. Rispondi alla mia domanda!”.
Pierino: “Confermo la mia risposta prof. Non le dirò né si ne no. Se io non avessi fatto il vaccino perché non posso, dipenderebbe dalle mie condizioni di salute e non vorrei che gli altri lo sapessero. Si chiama privacy. Se io non avessi fatto il vaccino perché non voglio, non vorrei essere giudicato per questo dai miei compagni né essere bombardato dalle pressioni dei prof, come lei, per tutto il resto dell’anno. Se, invece, io avessi fatto il vaccino, non vorrei, per questo motivo, far sentire in colpa i compagni che non possono né vogliono farlo. In ogni caso, io voglio essere amico di tutti i miei compagni. Non voglio essere giudicato o escluso per non aver fatto il vaccino. E non voglio essere complice di chi ha scritto una legge così idiota, solo per aver fatto il vaccino”. Prof.: “Va bene. Allora rimettete tutti la mascherina e apriamo il libro di educazione civica a pagina quattro. Articolo 13 della Costituzione: la libertà personale è inviolabile”.
Francesco Carraro
www.francscocarraro.com
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