Cultura
“Prima le donne i bambini”: la tradizione nata dal tragico esempio del Birkenhead
“Prima le donne e i bambini!”. quante volte avete sentito questa frase nei film catastrofici in ambiente marittimo. Si tratta di un ordine classico della marineria quando la situazione si fa difficile e, tradizionalmente, si lasciava il passo a quelli che erano ritenuti i più fragili.
Questo modo di comportarsi in linguaggio marittimo anglofono viene chiamato “Birkenhead Drill“, dalla nave dove fu applicato ufficialmente per la prima volta, in situazione tragica.
Siamo nel 1852 e il Birkenhead è un moderno piroscafo a ruota,uno fra i primi costruito nel Regno Unito con scafo n ferro, viaggiava a massima velocità dalla madrepatria verso il Sud Africa, carico di passeggeri civili e di soldati britannici, nuove reclute di Fucilieri, Highlander, Lancieri, e altri reggimenti dell’esercito. Era partito dopo una pausa in Irlanda il 25 febbraio 1852 con 634 uomini, donne e bambini a bordo.
Il capitano Salmond, la cui famiglia aveva prestato servizio nella Royal Navy fin dal regno di Elisabetta I, aveva ricevuto l’ordine di affrettare il più possibile il raggiungimento della destinazione di Algoa Bay. Per accelerare il viaggio decise di costeggiare il più possibile la costa sudafricana. Questa rotta mantenne il Birkenhead a circa tre miglia dalla costa, mantenendo una velocità di circa 8 nodi.
Un tragico naufragio
Fu nelle prime ore del 26 febbraio, in prossimità di uno sperone roccioso chiamato, non a caso, Danger Point, Punto del Pericolo, a circa 180 km da Città del Capo, avvenne il disastro. Con l’eccezione della guardia di turno, tutti gli altri stavano dormendo nei loro alloggi. La guardia stava scrutando le acque limpide e luminose davanti a sé e il capofacchino aveva appena chiamato “scandagliare 12 braccia” quando il Birkenhead si scontrò con una roccia inattesa.
Le ruote a pale della Birkenhead la spinsero con tale forza che la roccia si conficcò nello scafo squarciando il compartimento tra la sala macchine e il gavone di prua. L’acqua si riversò nel compartimento di prua del ponte inferiore per le truppe, riempiendolo all’istante. Centinaia di soldati rimasero intrappolati e annegarono nelle loro amache mentre dormivano.
Tutti gli ufficiali e gli uomini sopravvissuti che potevano si riunirono sul ponte. Alcuni soldati erano a piedi nudi, vestiti solo con le loro camicie da notte, altri meno fortunati erano nudi e molti con le ferite riportate mentre si facevano strada dagli alloggi delle truppe allagati. L’ufficiale più anziano a bordo, il tenente colonnello Seton del 74° Royal Highland Fusiliers, prese il comando di tutto il personale militare. Chiamò immediatamente a raccolta i suoi ufficiali e sottolineò l’importanza di mantenere l’ordine e la disciplina tra i soldati inesperti.
Furono lanciati razzi di soccorso, ma non c’erano aiuti a portata di mano, e la radio era ancora di là da venire.
Rendendosi conto della posizione disperata in cui si trovavano, il capitano ordinò di calare le scialuppe di salvataggio. Gran parte dell’attrezzatura però non funzionava, a causa della mancanza di manutenzione e per uno spesso strato di vernice che intasava i meccanismi. All’epoca vi era questa idea che il bello fosse più importante del sicuro.
“Prima le donne e i bambini”
Quella notte, sotto un limpido cielo stellato, fu stabilita la grande tradizione navale del “prima le donne e i bambini”: alla fine furono varati due cutter e un gig e le sette donne e i tredici bambini furono portati in salvo a remi dal relitto. Un giovane guardiamarina di 19 anni, Alexander Cumming Russell, fu incaricato di prendere il comando del cutter delle donne e dei bambini e di portarlo in salvo.
I cavalli furono liberati e gettati in mare. Solo allora il capitano Salmond gridò agli uomini che tutti coloro che sapevano nuotare dovevano salvarsi gettandosi in mare e dirigersi verso le barche.
Il tenente colonnello Seton, uno scozzese di 38 anni e ufficiale comandante dei soldati, si rese subito conto che una tale fretta avrebbe significato che le scialuppe di salvataggio avrebbero potuto essere sommerse o ribaltate dai soldati e che la vita delle donne e dei bambini a bordo sarebbe stata messa in pericolo. Sguainò la spada e ordinò ai suoi uomini di restare al loro posto .I soldati non si mossero neanche quando la nave si spezzava in due. Altri uomini, altri tempi.
La Birkenhead affondò solo venticinque minuti dopo aver urtato gli scogli; solo l’albero di maestra e la tela delle vele rimasero visibili sopra l’acqua, con una cinquantina di uomini ancora aggrappati ad esse. Il mare era pieno di uomini che cercavano disperatamente qualsiasi cosa potesse galleggiare. La morte per annegamento sopraggiunse rapidamente per molti di loro, ma i più sfortunati furono catturati dagli squali bianchi.
Vedendo l’orrore che li circondava, le donne sul cutter supplicarono il guardiamarina Russell di tornare a remare verso gli uomini in difficoltà. Egli lo fece con riluttanza, ma nessuno dei soldati accettò l’aiuto che gli veniva offerto, perché avevano avuto i loro ordini! Una famiglia riconobbe il padre tra le onde che si infrangevano, ma anche lui si rifiutò di avvicinarsi, temendo di ribaltare la scialuppa. Vedendo la loro angoscia, il guardiamarina Russell si tuffò in acqua e aiutò l’uomo a mettersi in salvo, prima di prendere il largo verso la riva. Fece appena 20 bracciate prima di scomparire dalla vista, preso dagli squali.
Un giovane ufficiale riuscì a nuotare per tre miglia fino alla riva, dove emerse e trovò il suo stesso cavallo ad aspettarlo.
Il mattino seguente la goletta Lioness raggiunse le scialuppe di salvataggio salvando le persone a bordo, dopodiché si diresse verso il luogo del disastro raggiungendo il relitto nel pomeriggio, raccogliendo i restanti sopravvissuti. Delle 634 persone a bordo del Birkenhead, solo 193 si salvarono.
Rudyard Kipling immortalò gli eroi silenziosi quando scrisse:
‘Restare e stare fermi
all’esercitazione del Birken’ead
è un boccone dannatamente duro da masticare”.
Dal punto di vista culturale sembrano passati millenni, invece sono trascorsi meno di 200 anni.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.
You must be logged in to post a comment Login