Energia

Prezzo dei Noli delle superpetroliere alle stelle: flotte ombra e nuove rotte sforzano il mercato

Noli petroliferi alle stelle: ecco perché il trasporto di greggio non è mai costato così tanto e cosa svela sulle nuove rotte dell’energia globale.

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Le tariffe per il noleggio di superpetroliere hanno raggiunto questo mese il livello più alto degli ultimi tre anni, poiché sempre più greggio viene trasportato dal Medio Oriente e dagli Stati Uniti verso l’Asia, riporta Reuters, citando fonti del settore marittimo e dati della LSEG.

Mentre l’OPEC+ continua ad aumentare la produzione, le spedizioni dalla principale regione esportatrice mondiale, il Medio Oriente, sono in aumento. Inoltre, l’Arabia Saudita ha ridotto i prezzi del greggio destinato all’Asia il mese prossimo, incentivando ulteriormente i flussi di greggio verso la principale regione importatrice di petrolio.

La flotta di petroliere è ora divisa tra petroliere e armatori che rispettano le sanzioni contro l’Iran e la Russia e i limiti di prezzo sul greggio russo, e quelli che non lo fanno ed entrano nella flotta ombra. Ciò riduce ulteriormente l’offerta di petroliere per il trasporto di greggio in tutto il mondo.

Come risultato di tutti questi fattori, il tasso spot per una Very Large Crude Carrier (VLCC) sulla rotta dal Medio Oriente alla Cina è balzato ad almeno 6,6 milioni di dollari, il livello più alto dal novembre 2022, sulla base dei dati raccolti da LSEG e calcolati dalle fonti di settore di Reuters.

Il tasso giornaliero per una VLCC, che può trasportare fino a 2 milioni di barili di greggio, è ora di circa 87.000 dollari per spedire greggio dall’Arabia Saudita alla Cina, secondo le stime di Bloomberg. I guadagni per i proprietari di superpetroliere sono ai massimi livelli dal 2023, secondo le stime degli esperti.

Immagine illustrativa

I Fattori Chiave della Corsa ai Noli

Diversi elementi, quasi una tempesta perfetta, stanno spingendo i costi di trasporto a livelli che non si vedevano da tempo. Secondo Lars Barstad, CEO del gigante norvegese delle petroliere Frontline, riportato da Bloomberg, questi fattori sono:

  • Aumento della produzione OPEC+: Nonostante i tagli annunciati in passato, l’OPEC+ sta di fatto incrementando la produzione. Questo si traduce, banalmente, in più petrolio da trasportare. L’Arabia Saudita, inoltre, ha astutamente ridotto i prezzi ufficiali per i suoi clienti asiatici, stimolando ulteriormente le spedizioni verso Est.
  • La Lunga Rotta Americana: L’aumento dell’offerta di greggio dalle Americhe, destinato in gran parte all’Asia, costringe le petroliere a viaggi molto più lunghi rispetto alla tradizionale rotta mediorientale. Navi impegnate per più tempo significano, inevitabilmente, una minore disponibilità sul mercato.
  • La “Flotta Ombra”: Le sanzioni contro Russia e Iran hanno creato una spaccatura nel mercato. Da un lato ci sono gli armatori che rispettano le regole del G7, dall’altro una crescente “flotta ombra” che opera al di fuori di queste normative. Questa divisione riduce di fatto il numero di navi disponibili per il mercato “ufficiale”, creando una scarsità artificiale che spinge i prezzi al rialzo.

Le tariffe spot delle superpetroliere si stanno avvicinando alla soglia dei 100.000 dollari al giorno e gli analisti prevedono che lo slancio sarà sostenuto fino alla fine dell’anno, grazie all’aumento delle esportazioni dal Medio Oriente, ha dichiarato Greg Miller, giornalista senior di Lloyd’s List, in un’analisi all’inizio di questa settimana.

La Vilamoura

Domande & Risposte

1) Qual è il tema centrale di questa notizia? Il tema centrale è il significativo aumento delle tariffe di noleggio per le superpetroliere (VLCC), che hanno raggiunto i livelli più alti degli ultimi tre anni. Questo rincaro non è un evento isolato, ma il sintomo di un cambiamento strutturale nelle rotte globali del petrolio. La crescente domanda asiatica viene soddisfatta sempre più da produttori lontani come gli Stati Uniti, oltre che dal tradizionale Medio Oriente. Questo allungamento delle rotte, unito a una ridotta offerta di navi sul mercato “ufficiale” a causa delle sanzioni, sta spingendo i costi di trasporto a livelli record.

2) Perché questa notizia è importante? La notizia è importante perché i costi di nolo delle petroliere sono un indicatore chiave della salute e delle dinamiche del mercato energetico globale. L’impennata dei prezzi riflette una domanda di petrolio robusta, soprattutto in Asia, che smentisce le narrazioni di un imminente picco dei consumi. Inoltre, evidenzia le conseguenze involontarie delle sanzioni geopolitiche, come la creazione di una “flotta ombra” che segmenta il mercato. Per l’economia globale, noli più alti possono tradursi in un aumento del costo finale del greggio, con potenziali ricadute inflazionistiche.

3) Quali potrebbero essere le ricadute economiche e strategiche? Le ricadute sono molteplici. Economicamente, un costo del trasporto più elevato si scaricherà sul prezzo finale dei carburanti e dei prodotti derivati, alimentando pressioni inflazionistiche. A livello strategico, questo fenomeno consolida il ruolo dell’Asia come baricentro della domanda energetica e degli Stati Uniti come fornitore globale flessibile. Per gli armatori, si apre una fase di elevata redditività. Per i paesi importatori, come quelli europei, aumenta la vulnerabilità a shock sui costi di trasporto, un fattore spesso trascurato nel dibattito sulla sicurezza energetica.

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