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Prestiti studenteschi USA: Biden riesce a cancellarne 39 miliardi a 800 mila persone aggirando la Corte Suprema
L’amministrazione Biden ha creato una scappatoia che le permette comunque di cancellare una parte del debito studentesco USA, nonostante la sentenza contraria della Corte Suprema.
Usando questo strumento, venerdì, l’amministrazione ha annunciato il condono di 39 miliardi di dollari di debito studentesco per 804.000 mutuatari.
Il nuovo programma è basato su un nuovo processo normativo creato da parte del Dipartimento dell’Istruzione, che ha modificato i piani di rimborso basati sul reddito del programma di prestito studentesco, riferisce CNBC.
In base a tali piani di rimborso, i mutuatari ottengono l’annullamento del debito residuo dal governo dopo aver effettuato pagamenti per 20 o 25 anni, a seconda di quando hanno preso in prestito e del tipo di prestito e piano.
In passato, secondo l’amministrazione Biden, i pagamenti che avrebbero dovuto avvicinare un mutuatario all’assenza di debiti non venivano contabilizzati. “Per troppo tempo, i mutuatari sono caduti nelle di un sistema sbagliato che non è riuscito a tenere traccia accurata dei loro progressi verso il perdono del debito”, ha affermato il segretario all’Istruzione degli Stati Uniti, Miguel Cardona.
I mutuatari idonei saranno informati nei prossimi giorni dal Dipartimento dell’Istruzione della loro condizione di sdebitati.
L’amministrazione Biden è riuscita ad aggirare il parere sfavorevole della Corte Suprema con una serie di piccoli trucchi e di giochi legali, facendo riconteggiare i versamenti parziali di rate dei debiti o i pagamenti in ritardo come corretti. In questo modo il Dipartimento dell’Istruzione pensa di risolvere errori amministrativi e “Fallimenti storici”, oltre che coprire i debiti dei parenti dei detenuti.
La mossa arriva prima della ripresa dei pagamenti dei prestiti studenteschi a ottobre, dopo anni di pausa durante l’era della pandemia.
Separatamente, anche il Dipartimento dell’Istruzione sta portando avanti un piano che abbiamo evidenziato in precedenza: il piano Saving on a Valuable Education (SAVE).
Nell’ambito del programma SAVE del presidente, i mutuatari con prestiti universitari effettuerebbero pagamenti pari solo al 5% del loro reddito discrezionale anziché al 10%, che secondo le stime dell’amministrazione farebbero risparmiare ai mutuatari circa $ 1.000 all’anno. Inoltre, il condono del prestito studentesco verrebbe fornito ai mutuatari con saldi di $ 12.000 o meno dopo dieci anni di pagamenti anziché i 20 anni originali.
Questi programmi saranno sicuramente molto popolari e, non a caso, vengono a cadere nell’anno precedente le elezioni, ma costeranno molto sul debito federale che stà già superando cifre elevatissime e sul quale sono dovuti interessi sempre crescenti.
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