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Prestiti: cosa aspettarsi dopo il taglio dei tassi della BCE

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A settembre la BCE ha comunicato il secondo taglio dei tassi del 2024, con una riduzione sia del tasso di rifinanziamento sia del tasso sui depositi interbancari. Le decisioni della Banca Centrale Europea avranno effetti positivi sul mercato finanziario dell’Unione, con meno costi per famiglie e imprese e maggiore predisposizione da parte degli istituti di credito a concedere finanziamenti.

Per i prestiti 2024-2025, quindi, c’è un cauto ottimismo: mettendo a confronto le offerte di finanziamento tramite il comparatore di PrestitiOnline.it si possono già apprezzare i primi effetti della discesa dei tassi.

Quali sono le conseguenze sui prestiti del taglio dei tassi

Nella seduta di settembre, il consiglio direttivo della BCE ha decretato la riduzione dei tassi di interesse sui depositi interbancari, passati dal 3,75% al 3,5%, e del tasso di rifinanziamento, passato dal 4,5% al 3,65%.

Il taglio di 25 punti base del tasso sui depositi si somma al precedente taglio annunciato a giugno e consolida l’allentamento delle misure restrittive alla politica monetaria decise dalla Banca Centrale Europea per contenere l’inflazione all’interno dell’UE.

Secondo le previsioni, a fine 2024 il tasso di inflazione medio nell’Unione dovrebbe attestarsi attorno al 2,5%, per poi scendere al 2,2% nel 2025 e all’1,9% nel 2026.

Il rientro dell’indice dei prezzi al consumo nella percentuale target fissata dalla BCE è una buona notizia per famiglie e imprese, che non solo possono fare acquisti senza preoccuparsi del rialzo dei prezzi ma che, grazie alla discesa dei tassi, possono godere di migliori condizioni economiche se hanno bisogno di un prestito personale.

I dati contenuti nel bollettino mensile dell’ABI, l’associazione bancaria italiana, mostrano l’inizio della discesa dei tassi su prestiti e mutui. Il tasso medio sul totale dei finanziamenti nel corso del mese di agosto è passato dal 4,74% del mese precedente al 4,71%.

Quanto costa oggi chiedere un prestito personale

Ipotizzando di richiedere un prestito per liquidità da 10.000 euro, da restituire in 7 anni, le migliori offerte di prestito personale proposte dagli istituti di credito partner di PrestitiOnline.it hanno un TAEG a partire dal 7,19%. Il dato è inferiore rispetto a quello medio registrato nei mesi scorsi: nel primo trimestre dell’anno, infatti, i tassi medi si sono attestati attorno all’8,8%, mentre il picco è stato toccato a fine 2023, con tassi medi attorno al 9%.

Per i prossimi mesi è lecito aspettarsi un ulteriore calo dei tassi, che si rifletterà a cascata su quelli applicati sia ai prestiti personali e ai prestiti con cessione del quinto sia ai mutui. Se le previsioni sull’inflazione venissero confermate, è probabile che la BCE ridurrà ancora il costo del denaro: già entro fine anno ci si aspetta un’altra sforbiciata ai tassi e ulteriori tagli potranno arrivare nel corso del 2025.

A beneficiarne saranno soprattutto PMI e famiglie, che potranno accedere più facilmente al credito e dovranno sostenere costi inferiori rispetto a quelli affrontati negli ultimi anni.

Grazie al comparatore di PrestitiOnline.it è possibile avere un quadro aggiornato del mercato finanziario e conoscere le offerte di prestito più convenienti. Indicando l’importo del prestito desiderato e la durata del periodo di rimborso si ottengono varie soluzioni di finanziamento. I risultati possono essere ordinati in base alla convenienza del TAEG oppure all’importo della rata minore.

Quando si valuta la richiesta di un finanziamento gli aspetti da considerare sono molteplici: il tasso di interesse effettivo globale (TAEG) è uno dei principali da monitorare, ma non l’unico. Anche il tempo medio necessario per l’erogazione del prestito e il tipo di garanzie richieste sono aspetti importanti. Vale la pena poi controllare se la finanziaria che propone il prestito offre opzioni per il rimborso flessibile delle rate.


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