Analisi e studi
Presentato il primo modello del caccia di sesta generazione GCAP. Presto la firma dell’accordo industriale fra Italia, Regno Unito e Giappone
I tre paesi sono stati anche contattati dall’Arabia Saudita che vorrebbe essere partner nel progetto
Ormai la strada è aperta per il caccia di sesta generazione comune fra Giappone, Italia e Regno Unito: I tre paesi hanno presentato un nuovo modello concettuale del caccia di nuova generazione al Farnborough International Air Show. Insieme per la prima volta alla fiera di Farnborough, i tre partner governativi del GCAP e i partner industriali strategici BAE Systems (Regno Unito), Leonardo (Italia) e Mitsubishi Heavy Industries (Giappone), illustreranno i passi significativi del programma che porteranno al caccia di nuova generazione. Ecco la prima immagine del caccia del futuro, che potrà essere pilotato o anche un “Loyal wingman” guidato dalla AI.
Non solo: Giappone, Gran Bretagna e Italia firmeranno la prossima settimana a Tokyo un trattato per la creazione di un’organizzazione congiunta e di un gruppo industriale per lo sviluppo del loro progettato caccia a reazione avanzato, hanno dichiarato tre fonti con conoscenza diretta dei piani.
Un organismo intergovernativo supervisionerà il gruppo industriale guidato dalla britannica BAE Systems PLC BAES.L, dalla giapponese Mitsubishi Heavy Industries 7011.T e dall’italiana Leonardo LDOF.MI. Il gruppo distribuirà il lavoro ai team che si occupano di diverse parti del Global Combat Air Programme (GCAP), come il motore e l’avionica, hanno dichiarato le fonti.
A marzo, la Reuters ha riferito che il Giappone e la Gran Bretagna avrebbero dominato il GCAP, con una quota di circa il 40% del lavoro ciascuno. Roma ha liquidato la notizia come “speculativa”.
Il ministero della Difesa giapponese ha rifiutato di commentare. I funzionari delle ambasciate britannica e italiana non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento.
L’accordo, che deve essere ratificato dai parlamenti di ciascun Paese, arriverà un anno dopo che i due Paesi hanno avviato la loro prima importante collaborazione nel settore della difesa, fondendo le attività separate di Londra e Tokyo sui caccia di nuova generazione.
Due delle fonti hanno dichiarato che inizialmente sarà il Giappone a guidare il progetto, mentre la gestione sarà a rotazione tra i tre Paesi. Il candidato principale del Giappone per questo incarico è Masami Oka, consigliere del ministero della Difesa che a luglio è andato in pensione come vice ministro degli Affari internazionali.
I tre Paesi hanno intenzione di scegliere la Gran Bretagna come sede della GCAP, come ha riferito la Reuters a settembre.
Il GCAP potrebbe accogliere anche altre nazioni come junior partner, con l’Arabia Saudita tra i contendenti perché porterebbe denaro e un mercato lucrativo a un progetto che si prevede costerà decine di miliardi di dollari.
Tra le altre aziende coinvolte nel progetto figurano il produttore europeo di missili MBDA, il produttore giapponese di avionica Mitsubishi Electric Corp 6503.T e i produttori di motori Rolls-Royce PLC , IHI Corp 7013.T e Avio Aero.
Il progetto GCAP appare ora molto più avanzato rispetto sia al progetto americano NCAS, sia rispetto all’equivalente franco-tedesco-spagnolo.
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