Economia
“Prendi i soldi e scappa”. Funzionario cinese riesce a prendere 400 milioni di Usd e sparisce
Un oscuro funzionario cinese, Li Chuanliang, scappa all’estero con 400 milini di fondi pubblici appropriati e mazzette prese mentre amministrava una piccola e oscura città del Nord Est. Un record come furto, ma quanti altri funzionari cinesi ci saranno come lui?
Non è detto che le grandi occasioni accadano solo nella grandi citta. Come riporta SCMP, un ex funzionario di medio livello del nord-est della Cina è balzato agli onori della cronaca per aver presumibilmente accumulato un’enorme fortuna con incassi illegali prima di lasciare il Paese, il tutto in una povera città mineraria.
Li Chuanliang, vicesindaco di Jixi nella provincia di Heilongjiang nei primi anni 2010, è accusato di aver intascato ben 3,6 miliardi di yuan (423 milioni di dollari) in tangenti e di aver sottratto fondi pubblici.
I dettagli delle accuse di corruzione contro Li, 61 anni, sono stati resi pubblici solo pochi giorni fa, sei anni dopo la sua fuga all’estero, presumibilmente negli Stati Uniti.
Gli investigatori avevano già trovato le prove delle sue malefatte, ha dichiarato un tribunale di Heilongjiang che ha pubblicato i dettagli del caso l’11 ottobre.
Secondo il tribunale intermedio della città di Mudanjiang, i guadagni illeciti di Li saranno sequestrati dopo il processo, che si terrà dopo un periodo di preavviso di sei mesi.
Durante questo periodo, la sua famiglia e le altre “parti interessate” al caso, come quelle che vantano diritti sui beni confiscati, potranno decidere se partecipare al processo, si legge nell’avviso pubblicato a tutta pagina sul Quotidiano della Corte del Popolo, il giornale ufficiale del sistema giudiziario nazionale.
I dettagli sui beni già congelati di Li occupavano metà pagina. Questo elenco ha permesso di capire che questo altrimenti oscuro funzionario, Li Chuanliang, era un piccolo, ma efficiente, genio del crimine, che è scappato con una cifra impressionante
Nel 2018 la Cina ha rivisto la legge di procedura penale per consentire i processi in contumacia. In precedenza, la legge consentiva di recuperare solo i guadagni illeciti e altri beni connessi dei funzionari corrotti fuggiti all’estero, ma non poteva celebrare un processo in assenza dell’imputato. Questa è una novità che, però nello stesso tempo, indirettamente ammette che neanche la Cina può sempre catturare che fugge all’estero.
L’ultimo incarico ufficiale di Li risale al 2016, come vicesindaco di Hegang – come Jixi, una città di terza fascia dello Heilongjiang. È stato messo sotto inchiesta dalle autorità di pubblica sicurezza nel 2020, con un mandato di cattura emesso nello stesso anno, secondo l’avviso del tribunale.
Come ha accumulato tutto questi soldi un semplice vicesindaco di una città di terza fascia, quindi piccola, per il metro cinese?
- 2,9 miliardi di Yuan, 40 milioni di Dollari, di appropriazione indebita pura, con altri funzionari;
- circa 7 milioni di dollari da mazzette;
- circa 10 milionid i dollari da utili illeciti in investimenti immobiliari;
E così via con altri casi di corruzione o, come spesso avviene in Cina, con compartecipazioni in investimenti e aziende che hanno bisogno di favori. Quello che è stupefacente per il pubblico cinese è come questo sia potuto accadere in una città piccola, in una regione povera che vive di miniere di carbone.
Il pubblico cinese non sa quello che sappiamo bene in Italia: che i migliori guadagni si fanno quando tutto l’ambiente è prono alla corruttela e quindi ognuno copre il civino. Non è necessario essere in una grande città, anzi sono i centri medi, dove le connivenze sono più strette e sotto traccia, a dare le occasioni migliori. Il fatto che poi i funzionari siano di partito e non eletti facilita il crearsi di questi legami.
Comunque il nostro funzionario ha superato anche la corruzione nella finanza: Lai Xiaomin, ex presidente della China Huarong Asset Management, controllata dallo Stato, è stato condannato per aver preso quasi 1,8 miliardi di yuan (277 milioni di dollari) in tangenti, altre forme di corruzione e bigamia. È stato giustiziato per questo crimine nel gennaio 2021. Però è un dilettante nei confronti di un oscuro funzionario di provincia.
Quanti altri Li Chuanliang ci saranno in Cina, nell’immenso numero di città di terza fascia?
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