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Powell ammazza le colombe ed anche il mercato USA. Beh, complimenti

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La FED ha annunciato un aumento dei tassi seguito da un discorso che avrebbe dovuto essere “Tranquillizzante”, ma che è riuscito ad ottenere l’effetto esattamente opposto.

Powell ha fatto capire che nel 2019 gli aumenti dei tassi saranno, probabilmente, due invece che tre come precedentemente previsto. Doveva essere un discorso rassicurante, tutto va bene state tranquilli, faremo solo due piccoli aggiustamenti, ma…..

I bancari a pezzi

Nel frattempo grane fuga dal rischio verso i titoli di stato USA che hanno visto i rendimenti crollare. Meglio poco rendimento, ma senza rischi.

I rendimenti dei titoli USA sono scensi a tal punto da essere tornati ai livelli di aprile.

nel frattempo però titoli ad alto rendimento e perfino bitcoin hanno ceduto. Come sempre in queste situazioni si fugge dal rischio, tendenza già in corso comunque, e più calano i rendimenti dei titoli di stato, ma in questo caso si è vista una vera e propria fuga che ha coinvolto pure dollaro (in crescita) Yuan (in calo).

La finalità del discorsetto di Powell voleva essere quella di far ingoiare la pillola dell’aumento dei tassi senza causare nessun panico sui mercati, e non è riuscita per nulla. Anzi il fatto che sembri che l’operato della FED sia automatico contro tutto (soprattutto il presidente Trump) e contro tutti (i mercati) non è piaciuto proprio per nulla. Siamo al peggior mercato dal 2008, oppure, per vederla in modo storico, dal 1931. Insomma un grosso errore, o almeno così lo ha giudicato il mercato.

 

 

 


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