Seguici su

Euro

Il Popolo è stanco

Pubblicato

il

Il Popolo è stanco

degli economisti tronfi, pieni di se e del loro sapere, innamorati dei numeri e dei modelli matematici pedissequamente errati, farciti di formule algebriche, elucubrazioni tecniche e sofismi vari, che hanno come unico interesse il mantenimento della loro cadrega (piccola o grande che sia) i cui discorsi e comportamenti sono atti a nascondere la loro malafede o malcelata ignoranza.

Basta!

L’Italia è sul punto del collasso. Dopo NOVE trimestri consecutivi di crescita NEGATIVA che hanno portato la nostra Patria 30 anni indietro, costoro sono ancora capaci di dire che tra SEI mesi si invertirà la tendenza e bla-bla-bla. Io invece vi dico che, d’ora in poi, come già accade dal lontano 2010 (ultimo anno chiuso con un segno +), ogni trimestre che passa vedrà peggiorare esponenzialmente la nostra già pessima situazione. Ognuno di noi ci rimetterà in termini patrimoniali e di salute mentale.

Da non economista, questi sono i 10 punti che attuerei il prossimo ponte natalizio:
1) Nazionalizzazione di una qualsiasi banca commerciale a cui sono stati concessi ingenti aiuti da parte dello Stato e creazione della Banca Centrale dello Stato italiano. La Banca d’Italia sarà equiparata ad un qualsiasi istituto di credito e destituzione immediata da ogni incarico di governatore di detto istituto. L’attività bancaria verrà divisa così come avveniva sino all’abolizione della legge “Glass-Steagall”. Abolizione delle vendite allo scoperto e di tutti i derivati finanziari.
2) UE con invalidazione unilaterale di tutte le legge e i trattati in palese contrasto con la Costituzione Italiana, dichiarando che la nuova Lira italiana sarà libera di fluttuare sul mercato valutario, indicandone la parità 1 a 1 con la moneta euro al momento dell’uscita. Ripristino immediato dei confini frontalieri.
3) Il pagamento delle tasse sarà accettato ESCLUSIVAMENTE in nuove Lire.
4) Applicazione della LEX-MONETAE estesa a qualunque debito pubblico e/o privato denominato in valuta euro. Tutti i debiti pubblici e/o privati denominati sotto legislazione anglosassone verranno rimborsati come da accordi pregressi, gli eventuali interessi maturati saranno pagati in Lire.
5) Tutti i titoli di debito statali di qualunque genere, detenuti sia da residenti che da non residenti saranno pagati regolarmente in nuove Lire; al momento della scadenza, le cedole (laddove ci siano) verranno liquidate regolarmente. Per i titoli di Stato negoziati prima della loro naturale scadenza tra privati e/o istituti non di diritto pubblico varrà la legge della domanda e dell’offerta.
6) Le nuove emissioni di titoli di debito pubblico avranno rendimento inferiore all’inflazione reale nell’ordine del 25% minimo. La nuova Banca d’Italia ha l’obbligo di acquistare il residuale INVENDUTO di ogni nuova emissione di titoli di debito italiani di qualsiasi natura, così come era consuetudine prima del febbraio 1981.
7) Non sarà più concesso l’espatrio di capitali senza autorizzazione dell’ente preposto. Si è altresì deciso, tramite D.L. d’urgenza, di re-instaurare la legge sulla indicizzazione dei salari (scala mobile) così come nacque nel 1975.
8) Operazione di conversione di TUTTA la valuta cartacea giacente in OGNI filiale, sportello bancario o postale dell’intero territorio nazionale. Tutte le banconote EURO giacenti sono state timbrate in modo indelebile con la scritta “ITALIA”, da quell’istante sono, momentaneamente, le nuove Lire italiane. Nell’arco di giorni 7 dal presente D.L. le nuove Lire saranno consegnate dalla zecca di Stato e saranno disponibili per il cambio ufficiale presso tutti gli sportelli bancari. Tutti i pagamenti effettuati sul territorio nazionale dovranno avvenire esclusivamente in Lire con severissime pene detentive per i contravventori.
Gli EURO in contanti ancora detenuti dai residenti saranno a tutti gli effetti ritenuti valuta straniera che potrà essere negoziata regolarmente presso qualsiasi ufficio di cambio come qualsiasi altra valuta estera. Tutta la moneta elettronica sarà disponibile esclusivamente in nuove Lire.
9) TRIENNIO di tassazione FORFETTARIA accompagnato da un Condono fiscale tombale per i contenziosi NON soggetti a procedimenti penali.
10) Sburocratizzazione del 50% della macchina amministrativa.

La Lira si indebolirebbe oltremodo? Presteremmo il fianco alla speculazione finanziaria? Le materie prime e l’energia ci costeranno di più? Avremo ritorsioni commerciali dai nostri abituali partner euro-pei, Germania e Francia in primis?

Sicuramente ci saranno altri 100 motivi negativi da dover affrontare ma non affrontarli significa lasciare che la U€ e l’€uro ci continuino a distruggere sino al punto di non ritorno che è molto più vicino di quel che si crede.

Sono un pazzo a pensarla così?

Roberto Nardella, commerciante non economista.

 

.popolo in rivolta


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito