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“Popolo”, come ci prendono per i fondelli, ad es. su radio24. Forcheri

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Oggi ho chiamato Melog su radio24 che in modo tendenzioso accosatava la parola “popolo”, secondo lui inflazionata in una serie di espressioni frequentemente usate ultimamente, a 10 punti di comportamenti “coatti” e “volgari”, come passare le vacanze in villaggio turistico, commuoversi per l’inno di Mameli ma solo prima delle partite, o preferire mangiare tanto a buon mercato al ristorante che non poco ma buono. Chiedeva al pubblico di reagire per sapere in quali punti si identificava.

Jendea

Volevo dire al Sig. Nicoletti, il conduttore del programma, che la domanda era mal posta perché il popolo è uno dei tre pilastri inderogabili della Repubblica, assieme allo Stato e al territorio, e che per Costituzione il popolo è sovrano.

Non ho potuto dirlo perché mi ha urlato addosso mentre parlavo e non mi ha fatto finire la frase, è un eufemismo, chiudendomi il telefono in faccia davanti a milioni di radioascoltatori, all’ora di punta dell’ora di pranzo.

E’ evidente che sono stati sguinzagliati in massa e che si stanno scatenando con programmi ancora più propagandistici e tendenziosi in questo momento parossistico di massima presa per i fondelli del popolo, cioè dei cittadini che formano la comunità del territorio Italia privati più che mai del diritto di essere rappresentati da un governo espressione della maggioranza, e ho dovuto sentire con le mie orecche la conclusione della trasmissione sconclusionata suonare circa così: “nessuno può pretendere di rappresentare il popolo” perché nessuno si riconosce in tutti quei punti. Una conclusione tirata per i capelli per annerire e denigrare il populismo in genere, e connotare negativamente la parola “popolo” nello specifico, al fine di promuovere e giustificare quello che ci aspetta, di cui queste massime prese per i fondelli non sono che i riti propiziatori del grande sacrificio che ci stanno preparando.

Ho richiamato per protestare e per dire che ero stata censurata, che abusano di posizione dominante, su una radio pubblica, non tollerano il contraddittorio e che imbavagliano il diritto di espressione. L’addetta mi ha risposto che è una radio privata, ho rincarato dicendo che è una radio privata che utilizza le frequenze pubbliche assegnatele dallo Stato, e che noi paghiamo. E poi mi è scappato un urlo cavernicolo:

“PERCHE IL POPOLO SI è ROTTO I COGLIONI!!”

Riflettendo sul da fare, o su come reagire, come far valere il nostro diritto al contraddittorio e all’espressione di opinione, ho deciso di risentire e scaricare  la puntata per farne un articolo, ma indovinate cosa? Sono scaricabili TUTTE le puntate della giornata tranne, caso strano, quella li.(1)

http://www.radio24.ilsole24ore.com/archivio

Nforcheri 2/9/2019

(1) Dopo la pubblicazione dell’articolo questa notte è stato pubblicato il podcast, piccolo hic, si sente la voce di Nicoletti ma non si sente che mi parla SOPRA perché la mia è CANCELLATA. Ecco perché il ritardo del podcast!!


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