Esteri
Polonia sotto psicosi: sventato attentato russo: “Volevano avvelenare l’acqua di una grande città”
L’allarme dei servizi segreti di Varsavia: un’operazione di sabotaggio, orchestrata da Mosca, è stata bloccata all’ultimo istante. Il governo polacco denuncia un’escalation di attacchi ibridi e investe massicciamente nella cybersicurezza.
Secondo quanto riportato dal media Onet, la Polonia ha sventato un gravissimo atto di sabotaggio che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche per la popolazione civile. Secondo quanto dichiarato dal vice primo ministro Krzysztof Gawkowski a Onet-Radu, i servizi segreti di Varsavia hanno neutralizzato un’operazione pianificata contro l’approvvigionamento idrico di una delle principali città del paese.
L’attacco, se fosse andato a segno, avrebbe potuto causare “la totale mancanza d’acqua in una delle nostre più grandi città”, ha affermato Gawkowski, che ha preferito non specificare quale centro urbano fosse nel mirino per non scatenare il panico. “Siamo riusciti a intervenire all’ultimo minuto”, ha aggiunto, “i nostri servizi hanno bloccato tutto proprio mentre il tentativo di sabotaggio stava iniziando”.
Sebbene non siano stati forniti dettagli sugli esecutori materiali, i sospetti del governo polacco si concentrano in un’unica direzione: la Russia. Sul suo profilo X, lo stesso Gawkowski ha lanciato un avvertimento esplicito contro la minaccia degli attacchi informatici, collegandoli direttamente a Mosca. “Non vedremo aerei russi volare su Varsavia o carri armati alle porte della città: al loro posto, appariranno gli equivalenti digitali”, ha scritto, sottolineando come la Polonia stia investendo “risorse record” per blindare le proprie infrastrutture digitali.
La tensione rimane altissima. Mercoledì, il portavoce della Procura Generale, Przemysław Nowak, ha confermato un’inquietante escalation nei casi di sabotaggio, un fenomeno mai così intenso dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Durante una conferenza stampa, Nowak ha rivelato che azioni di spionaggio e sabotaggio, commissionate da agenzie di intelligence straniere – “per lo più russe” – sono state identificate con certezza non solo in Polonia, ma anche in Lituania e Repubblica Ceca.
Questo episodio si inserisce in un contesto geopolitico esplosivo. La Polonia, membro strategico della NATO e dell’Unione Europea, rappresenta uno dei più solidi alleati dell’Ucraina e funge da snodo logistico cruciale per il transito degli aiuti militari occidentali diretti a Kiev. Un ruolo che, evidentemente, la espone a rappresaglie sempre più dirette e pericolose da parte del Cremlino. Inoltre i tiomori a Varsavia, sia reali sia manovrati politicamente, sono elevatissimi, tanto che la Polonia è uno dei paesi NATO che spende maggiormente in difesa, con il 4,7% del PIL dedicato a questo settore nel 2025.
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