Energia
Polonia, il presidente, dell’opposizione, pone il veto sull’eolico: “Un ricatto”. Scontro con Tusk, a rischio le bollette
Il neopresidente polacco Karol Nawrocki usa per la prima volta il potere di veto contro una legge del governo Tusk. La norma univa lo sviluppo dell’energia eolica a un blocco dei prezzi dell’energia. Una mossa che accende lo scontro politico e potrebbe avere conseguenze dirette sulle bollette dei cittadini.

Per la prima volta da quando è entrato in carica poche settimane fa, il nuovo presidente polacco Karol Nawrocki ha esercitato il suo diritto di veto per bloccare una legge approvata dal Parlamento: si trattava di una legge sull’energia verde che alleggeriva le norme per la costruzione di parchi eolici onshore, ma che prevedeva anche un congelamento dei prezzi dell’energia.
“Questa è la prima legge che ho deciso di porre il veto”, ha dichiarato Nawrocki giovedì, come riportato da Bloomberg.
“È stata una sorta di ricatto da parte della maggioranza parlamentare”, ha aggiunto il presidente.
Il presidente e i suoi alleati del partito nazionalista Legge e Giustizia (PiS) si oppongono al programma di riforme del governo centrista guidato dal primo ministro Donald Tusk.
Il disegno di legge bocciato da Nawrocki avrebbe facilitato l’installazione di impianti eolici onshore e avrebbe incluso incentivi per i comuni per espandere la capacità di energia rinnovabile. Il disegno di legge avrebbe ridotto la distanza richiesta tra i parchi eolici e le zone residenziali. Conteneva inoltre una disposizione che avrebbe congelato i prezzi dell’energia in Polonia entro la fine dell’anno.
Nawrocki è favorevole al congelamento dei prezzi dell’energia, ma si è opposto al fatto che tale misura fosse inserita in un disegno di legge che agevola lo sviluppo dei parchi eolici onshore.
Il presidente ha promesso di proporre un nuovo disegno di legge con il congelamento dei prezzi, ma omettendo i riferimenti all’energia eolica.
“O malafede o incredibile incompetenza del presidente. Probabilmente entrambe le cose. Il suo veto significa elettricità più cara per tutti i polacchi, oggi e in futuro”, ha scritto su X il primo ministro Tusk in risposta al veto del presidente.
La principale fonte di elettricità della Polonia è il carbone, anche se la sua quota è scesa dal 70% nel 2022 al 54% nel 2024, secondo i dati del think tank Ember, specializzato in energia pulita. L’energia eolica è la principale fonte di energia pulita della Polonia, ma i combustibili fossili, in particolare il carbone, hanno ancora rappresentato il 70% della produzione di energia elettrica lo scorso anno, e salvano il paese quando vi sono momenti senza brezze.
La Polonia punta a ricavare almeno il 50% della propria energia elettrica da fonti rinnovabili entro la fine del decennio.
Attalmente il governo Tusk non ha più ilò favore nel paese, almeno secondo i sondaggi elettorali, come mostra Europe Elects:
Poland, United Surveys poll:
KO-EPP|RE|G/EFA: 31% (+4)
PiS-ECR: 30%
Kon-ESN|PfE: 19% (+1)
Lewica-S&D: 6% (-1)
PSL-EPP: 4%
Razem-LEFT: 3% (-1)
KKP-NI: 3% (-3)
PL2050-RE: 3% (-1)+/- vs. 25–27 July 2025
Fieldwork: 13-16 August 2025
Sample size: 1,000➤ https://t.co/WMMN58m6v6 pic.twitter.com/5tPttfsTxO
— Europe Elects (@EuropeElects) August 21, 2025
Questo rende l’azione del presidente Nawrocki più politicamente rilevante

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