Conti pubblici
POLETTI (PD): NON TOCCHEREMO LE PENSIONI (…scusate, lo so che non è vero ma così per ora m’han detto di dirvi…)
“Dimmi se son da lapidare se mi nascondo sempre più, ma ognuno ha la sua pietra pronta e la prima, non negare, me la tireresti tu… “ (Francesco Guccini – Canzone delle osterie di fuori porta) Oggi ho avuto l’immensa fortuna di poter assistire ad una conferenza stampa (televisiva) del Ministro Poletti, il Guccini della Politica nostrana, avete presente quello che quando parla sembra sempre brillo (in onore del mitico Barbera)? Bene, facendo seguite alle sue recenti uscite estive, avete presente gli “mbriaghi”? Assieme ai bambini, sono gli unici a dire sempre la verità. Bene, questi in uno dei suoi soliti momenti di lucidità dichiarò che forse era il caso di toccare le pensioni per rimettere a posto i conti. Cosa buona. Certo, i creditori degli interessi dei titoli di stato non si toccano ma le pensioni si. Ovviamente questa è una cosa da fare NOTTETEMPO e non può essere annunciata, ergo, evidentemente, i SUOI CAPI debbono averlo di fatto svegliato ricorrendo a qualche secchiata d’acqua gelida perché oggi viene meno il GUCCINI e ritorna in auge il POLITICO (cioè il truffatore): Ora, anche io vorrei poter fare 24 figli onde avere una stirpe degna di Abramo, ma poi debbo fare i conti con l’oste (lo Stato) che mi fa pagare salata ogni cosa che tocco, ergo: pur di sopravvivere qualche mese come premier (e i suoi accoliti come ministri) basta negare quel che sarà ed alterare cialtronescamente i documenti ufficiali, tanto I PITTELLA E LE PICIERNO mica li leggono! I Pittella e le Picierno mica vedono sul documento ufficiale una crescita del PIL che non si avvererà mai e poi mai, mica comprendono che la crescita del PIL non ci sarà (né sul piano reale né su quello nominale) e quindi l’incidenza percentuale delle maggiori pensioni e altre prestazioni (da 320 a 360 miliardi) comporterà una grandissima insostenibilità delle pensioni NON NEL MEDIO LUNGO TERMINE MA PROPRIO NEL BREVE: Ragazzi, parliamoci chiaro, IL MOLOK delle uscite Italiane sono le pensioni:
– uscite per pensioni e altre prestazioni 320 miliardi su
– circa 760 miliardi di uscite totali
un valore elevatissimo che ogni anno genera un immenso buco economico-finanziario. In assenza di una moneta sovrana emessa a costi nulli e quindi di facile reperimento, questo tipo di gestione davvero porterà prima o poi tutti gli italiani che possono a trasferirsi all’estero, specialmente se GIA’ SI VENDONO I PROPRI PRODOTTI E SERVIZI ALL’ESTERO! Pensionati, datemi retta, emigrate ….perché oramai dipendenti pubblici su cui tagliare sono un numero ridotto rispetto al valore del vostro macroaggregato…emigrate alla ricerca di un paese in cui, oltre alle spese di sopravvivenza, riuscirete ad avere dei risparmi …..perché a breve il colossale taglio ai vostri compensi potrebbe mettervi in enorme difficoltà negli ultimi anni della vostra vita.
Maurizio Gustinicchi
Economia5Stelle
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