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Platini condannato a 6 anni dal comitato etico secondo la BBC perde la chance di diventare Presidente FIFA. Cosa c’è dietro alla scandalo del calcio mondiale in salsa francese

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114926112-14128f47-8778-43e5-aaf2-a0d7458838a6Qualcuno potrebbe chiedersi perchè mi concentro tanto su un aspetto sportivo apparentemente secondario come il succitato rispetto a quanto di gravissimo accade oggi nel mondo. La ragione è semplice: non è un aspetto secondario. Ormai lo sport è politica, anzi è geopolitica: serve a quietare gli animi interni – magari a fronte di varie crisi locali ed anche internazionali -, a trovare risorse di crescita, a riappacificare paesi, a mettere paesi in vetrina. O per stringere successive alleanze strategiche, magari parlando di armi, di petrolio, di centrali nucleari durante,prima o dopo un a partita di calcio o di un mondiale assegnato. Molti degli aspetti legati allo sport sono di ordine pubblico, molti di più sono legati a fattori economici quali crescita ed occupazione. In ogni caso si fa sempre politica soprattutto all’atto dell’assegnazione dell’evento ad un paese piuttosto che ad un altro.

Oggi vediamo lo scandalo FIFA e UEFA, Platini ha fatto una figura veramente barbina ed è stato escluso dalla successione di Blatter. Non ci dobbiamo chiedere perchè è successo, in fondo penso che chi di dovere sapesse da tempo cosa stava succedendo, guarda caso per evitare di incorrere in sanzioni i pagamenti incriminati sono sempre passati da banche USA, un paese fino a poco tempo fa non interessato al “soccer”. Oggi esplode la bomba ed il sistema Blatter deflagra. E soprattutto Platini cade nella polvere, colui che fu baciato dalla fortuna di incrociare un potente della terra, Gianni Agnelli, co-fondatore della Trilateral Commission ed anche del primo Bilderberg con Rockefeller, colui che aprì a Roi Michel tutte le porte dopo aver fatto vincere i trofei che mancavano alla Vecchia SIgnora. Oggi l’Avvocato non c’è più ed a circa 10 anni dalla sua scomparsa Platini termina la sua avventura.

Oggi – non a caso – la BBC ci informa che, da fonti interne alla FIFA, Platini sarà sospeso per 6 anni e Blater, ca va sans dire, a divinis. Ossia il manico del governo del calcio deve cambiare.

Due le colpe vere: la prima, o la seconda scegliete voi, gli USA vogliono il calcio nei loro palinsesti e quindi vogliono i Mondiali, a maggior ragione in un periodo che si presenta economicamente difficile per l’economia a stelle e strisce, forse qualche forma di ricatto non è andata giù a qualcuno che parla inglese. O più probabilmente la ritrosia a seguire indicazioni eterodirette nella gestione dei rapporti paralleli al calcio di certi ambienti troppo filo europei se non filo mercati emergenti non è più cosi ben vista a livello globale. La seconda ragione – certamente più potente – sono gli affari francesi con la Russia e il mondo arabo, i mondiali di calcio dati del 2018 dati a Putin e quelli nel deserto successivi hanno dato la stura a molti dubbi nel mondo a stelle e strisce, timori sopiti per anni fino a far traboccare il vaso. Sta di fatto che la FIFA parlava troppo francese e se parlava svizzero era il dialetto francofono.

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Ci sarà forse un collegamento con l’eccessivo attivismo francese con la Russia e soprattutto medio oriente? Ci saranno di mezzo i Mirages venduti agli emirati arabi al posto degli F16? Sarà forse la politica troppo poco “allineata” di Parigi nelle aree calde? Ce lo dirà il tempo quale è la ragione. Certo è che sembra difficile non collegare l’attuale attivismo francese in medio oriente con un tentativo di riprendersi un ruolo geopolitico in nome e per conto dell’Europa ed in alternativa agli Usa in crisi dopo una presidenza disastrosa e fallimentare sotto tutti i punti di vista, oggi gli scaltri francesi per evitare di fare un guerra che non si possono permettere si sono addirittura alleati con la Russia che bombarda veramente la Siria. Va per altro ricordato che il regno di Damasco fino alla morte di Hariri nella vicina Beirut era sempre stato sotto l’egemonia francese, egemonia che dopo l’intervento unilaterale USA di G.W. Bush nell’area – e soprattutto dopo la morte dell’iper allineato Hariri in Libano, successore politico del generale Aoun [per altro residente in Francia], molti dicono per mano armata americana o della sua rappresentanza nell’area – era di fatto dissolta.

Guarda caso oggi l’intervento a fianco della Russia muove per riprendersi quanto scippato in passato in un’area che Parigi ritiene debba restare sotto la sua influenza, non prima però di averla fatta pagare ai vicini italiani troppo vicini ai repubblicani americani [cfr. Libya].

Tra gli USA – che tutto possono a livello geopolitico – e la Francia – che tanto vorrebbe ma non ha i mezzi – c’è sempre stato un rapporto conflittuale. Nel senso che i galli non si sentono sottomessi agli americani, e fin qui tutto bene. Il problema è che per cercare una propria sciovinista ed esclusiva rappresentanza globale i francesi non hanno mai esitato a metterla in quel posto a tutti i cd. partners locali, l’attacco alla Libya dell’era Sarkozy durante il golpe contro il Cavaliere rappresenta bene il quadro strategico in discussione. Molti si spingono addirittura a pensare che la mossa strategica che portò alla fine del concambio oro dollaro dell’era Nixon, rottura di parità voluta da De Gaulle che inviò una nave zeppa di cartamoneta verde in USA cercando di scambiarla con oro fisico] era una vendetta da collegare allo “sgarbo” americano che portò a sostituire la Francia nel traffico dei derivati dell’oppio, presenza francese negli stupefacenti essa stessa retaggio della delle ex colonie in Indocina (i marsigliesi furono sostituiti dai siciliani tanto vicini con i loro oriundi agli amici – repubblicani – d’oltreoceano). O forse l’avvicendamento dei marsigliesi avvenne dopo l’evento del concambio,… Insomma, la ruggine parte da lontano….

Oggi vediamo Platini cadere in malo modo – evitando che quindi conservi il suo potere geostrategico-sportivo in nome e per conto di Parigi e di una Europa in cui la Francia rappresenta l’addendo militare – dopo aver stretto alleanze probabilmente eccessive con soggetti scomodi, alleanze comunque oltraggiose nei confronti di coloro che la guerra mondiale l’hanno vinta veramente.

Sarà un caso?

In tutto questo da Italiano non posso che apprezzare l’opera di pulizia fatta in seno alla FIFA di Blatter e Platini.

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E ricollegandomi a miei interventi passati, questa mia attenzione agli equilibri geopolitico nei rapporti tra Italia e Francia è anche legata al non ritenere degno che un ex primo ministro italiano lasci il Parlamento [per aver perso in malo modo una sua battaglia politica, ndr] e vada ad insegnare alla alta scuola della difesa e dei servizi segreti di Parigi (Science Po), senza dimenticare i tentativi del suo governo di alienare parte del gruppo Finmeccanica – settore difesa proprio ai francesi (…., vedasi rapporto Nens redatto dalla sua “collega” francese di Science Po Lisa Jeanne che sollecitava la (s)vendita della difesa italiana con indirizzo d’oltralpe*): per inciso, faccio parte della schiera di coloro che pensano che Enrico Letta non abbia fatto gli interessi dell’Italia durante il suo governo.

Mitt Dolcino

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*https://scenarieconomici.it/letta-abbandona-il-parlamento-e-va-ad-insegnare-a-parigi-a-science-po-per-caso-era-la-stessa-universita-che-dietro-incarico-di-nens-pd-diceva-che-bisognava-vendere-finmeccanica/


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