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Il Pil cala … Ma va ? – Ovvero il Nulla nulleggia…

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(lo spazio è stato lasciato volutamente bianco, per dare l’equivalenza alla foto del Presidente del Consiglio)

Carissimo amici.

Oggi sono stati pubblicati i dati preliminari ISTAT sul Pil, dando corpo a quello che a pelle gli italiani già sentivano.

Il PIL nel secondo trimestre è calato dello 0,2% rispetto al primo trimestre, e dell0 ,3 % rispetto allo scorso anno. Nello stesso periodo le economie USA e Uk sono cresciute , rispettivamente dello 1 e 0,8 %.

Non c’è che dire , un ottimo risultato soprattutto considerando che l’obiettivo per la fine dell’anno del governo era dello +0,8, ormai praticamente irraggiungibile a meno di salti mortali negli ultimi due trimestri. Balzi che per ora non si vedono, anzi i dati sul turismo estivo, contrastato pure dal cattivo tempo atmosferico, e sui consumi elettrici a luglio, fanno facilmente prevedere una ulteriore  contrazione.

L’ineffabile Presidente tempo fa, forse sentendo la batosta, aveva seraficamente affermato che 0,8 o 1,5% erano solo numeri e la gente è comunque soddisfatta. Vedremo se i rompiscatole della UE ed i disoccupati interni la pensano allo stesso modo, e se la pensano così pure le aziende che vedono contrarre continuamente il proprio tasso di profitto (calato dello 0,5% nel primo trimestre 2014). Poi la gente si chiede come mai le aziende italiane chiudano e quelle straniere non investano nel nostro paese.Nel primo quadrimestre gli investimenti delle aziende non finanziarie sono state solo il 19,6% del totale, in calo dello 0,5%. Le aziende non investono, e quindi non assumono, ed ancora peggio sono destinate, nel tempo, a perdere competitività

Era possibile prevedere questo andamento a Gennaio ? Con un minimo di onestà e di capacità si. Ricordiamo che l’ottima GPG aveva già previsto dati simili nel suo articolo

Facciamo un Test: Quale sara’ la variazione del PIL nel 2014?

Fra i commenti vedrete anche la mia previsione, che era fra  lo 0 ed il -0,2%. Ammetto che non avevo considerato la crisi Russo Ucraina ed il raffreddamento del  PIL USA….

Anche  il sempre attento Jean Sebastien aveva fatto previsioni molto accurate in materia.

Però , senza voler togliere nulla ai nostri redattori, era così difficile fare previsioni del genere ? NO, bastava un poco di onestà e di buon senso, cose che , purtroppo, recentemente latitano.

Gli 80 euro di aiuto fiscale , dato  solo ad una parte minima dei contribuenti, non hanno incentivato un bel nulla dei consumi, e del resto sono stati, come prevedibile, annullati dagli aumenti delle tasse sugli immobili e dall’andamento negativo della componente estero. Le aziende non guadagnano e non hanno prosettive di crescita, per cui non investono. Lo stato è prigioniero di se stesso.

Diciamo la verità: LA RICETTA DEI GOVERNI DEGLI ULTIMI 4 ANNI E’ COMPLETAMENTE FALLIMENTARE.

Del resto non poteva essere altrimenti, essendo vincolaata :

– esternamente da  politiche di bilancio eterodirette in modo insensatamente rigido, e da una moneta supervalutata rispetto alle nostre capacità competitive.

– internamente da un blocco sociale parassitario composto da una fetta della Pubblica Amministrazione, dai sindacati e dai monopoli parastatali che impediscono ogni riforma effettiva.

Da questa crisi si esce in due modi, o con un mix dei due:

a) Uscendo dalla gabbia dell’euro e delle delle politiche di bilancio europee,  in modo da poter riallineare la moneta con la nostra realtà competitiva, facendo pagare a tutti, anche se sarebbe più giusto far pagare in particolar modo a qualcuno, lo scotto della nostra inefficienza.

b) riformando radicalmente lo Stato non con le finte riforme della PA o le finte semplificazioni in arrivo, ma con una reale e profonda riforma che affermi un principio essenziale  in questo momento: LE ESIGENZE DELLA PARTE ATTIVA DELLA SOCIETA’ VENGONO PRIMA DI QUELLE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, che deve cessare di essere un inutile freno ma deve esistere in questa fase solo ed esclusivamente per essere un incentivo ed un aiuto a quei pochi cittadini che si intestardiscono nel voler investire e condurre un’attività economica in Italia, con particolare riguardo per le realtà piccole perchè sono queste in grado di creare occupazione e benessere diffuso.

Certo la soluzione ideale per poter avere una ripartenza rapida sarebbe un MIX delle due soluzioni: una svalutazione competitiva accompagnata  da profonde risorse.

Purtroppo per ora continua il nulleggiamento del governo, cioè la produzione di una nebbia di parole che non conduce a nulla, se non all’avvicinarsi del burrone della depressione economica .  Renzi, purtroppo, non sembra avere il coraggio nè le capacità per un vero percorso riformatore.

 

 


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