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Piccola precisazione sull’Euro (Vincolo esterno) e su politiche interne

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Mi premetto una piccolissima precisazione, sul mio pensiero, nonostante da quando sono in rete a fare articoli, mi pare di non aver mai cambiato di una virgola le linee di fondo del mio pensiero. Nonostante cio’ continuamente mi si tira per la giacchetta, e mi si dice che ho modificato il mio pensiero o cose simili. Ovviamente l’esercizio di “tirare per la giacchetta” mi arriva da commentatori di ogni estrazione. Inizio a “scocciarmi”.

Nel 2011 ho iniziato a scrivere sui Blog quello che pensavo. Qui un articolo del 2011 (parliamo di oltre 2 anni fa: Berlusconi non era caduto e dell’Euro non parlava praticamente nessuno o quasi in Italia): La Germania e l’Euro (Dialogo fra l’Imperatrice e il prof. Mela)

Sapete come la penso: l’Europa si sta avvitando, e lo sbocco conclusivo sara’ una di queste 2 ipotesi:
a) Mettere in comune il Debito
b) Disgregazione dell’Europa e dell’Euro
Non vedo praticabili e/o risolutivi possibilita’ terze (i 2 Euro, i salvastati, etc)… Detto questo, e’ opportuno porci delle domande.
1) A chi giova l’Euro?
Direi che ha giovato solo alla Germania in qs anni (s’e’ “pappata” una buona fetta del business a danno degli altri, eliminando concorrenti, ed impoverendoli) ed ora durante la crisi (come un buco nero, attira capitali dagli altri); tali vantaggi superano di gran lunga gli svantaggi che hanno (le mancette distribuite qua e la’). L’Euro gioverebbe alla Germania pure in futuro.
2) Cosa conviene all’Italia?
Guardate, all’Italia conviene uscire dall’Euro, non c’e’ il minimo dubbio. E conviene la soluzione b), adottata la quale avremo 1 o 2 anni di caos, ma poi si ripartirebbe. La soluzione a) e’ per noi un suicidio. Anche adottando il piano da 200 mld di tagli alla spesa (che non fara’ MAI nessuno), saremo in difficolta’. Restare nell’Euro, significa che in tempi di medio periodo, anche se sfanghiamo questa crisi, ed anche in presenza di un governo decente, ci seghiamo le uniche 2 cose che abbiamo (quel che resta della nostra industria manifatturiera, e quel che resta dei patrimoni delle famiglie) ed una volta persi, e’ persa l’Italia.
3) Cosa conviene alla Germania?
Dal punto di vista meramente economico e’ la soluzione a). Tenete pero’ in conto, un fattore cui oggi nessuno pensa. Quando finira’ questa crisi (e prima che riappaia la prossima), la Germania dovra’ fare i conti con l’opinione pubblica di tutta Europa. La crisi e’ stata gestita malissimo, proprio dalla Germania (che tirava la fila). La Germania sara’ pure virtuosa al suo interno (non c’e’ dubbio), e gli altri coglioni (pure questo e’ vero), ma di fatto, le sue decisioni stanno affossando l’Europa, con danni fortissimi sul resto del Continente. Sta roba, prima o poi, verra’ condivisa dai popoli di tutta Europa, e nascera’ un sentimento “anti-tedesco” fortissimo (tanto piu’ forte, quanto piu’ la crisi andra’ a soluzione piu’ tardi). Non e’ un fatto da poco. Essere odiati dal resto del continente per alcuni lustri e’ cosa di una portata incredibile
Scusate: avete letto bene? A me pare che gia’ nel 2011 scrivevo le cose con un livello di chiarezza piuttosto evidente. Queste frasi sono perfettamente attuali oggi, ma all’epoca erano eresia pura.
 
cannibale
 
Leggiamo un altro articoletto del 2011:  Analisi della CRISI attuale: la GUERRA incombe 
In sintesi FRANCIA  e GERMANIA:
– attraverso il loro sistema di investitori privato, vendendo BTP a tappeto (e come visto continueranno e nessuno li ferma) stanno facendo esplodere gli spreads dei PIIGS, mettendoli sotto torchio uno dopo l’altro; al tempo stesso si disfano di titoli in crollo (a causa proprio del loro comportamento) cedendoli a BCE (che per meta’ non e’ Franco-Tedesca) ed ad altri investitori
– attraverso la BCE agiscono in modo da non salvare i PIIGS (la BCE compra troppo poco), ma solo facendo rallentare il processo, e cio’ consente di attuare quanto sopra
– attraverso i loro governi agiscono in modo da obbligare i governi dei PIIGS a “fare cassa”, con politiche depressive che alla fine della fiera “ammazzano” il cavallo chiedendo una MANOVRA dietro l’altra ai governi (in primis depauperando i sistemi industriali e patrimoniali di quei paesi, privati tra l’altro della possibilita’ delle loro nazioni di agire sui tassi, di fare QE e di svalutare), e consentiranno shopping a buon mercato
Stiamo parlando di un periodo in cui tutti aspettavano la morte di Berlusconi e l’arrivo del “salvatore Monti”. Leggetevi bene tutto. FMI e Tesoro USA scrivono le stesse cose a fine 2013, cioe’ 24 mesi dopo.
 
Quindi noi finiremo male e loro (parlavamo di Germania e Francia) finiranno bene?
Veramente rischia di finire male pure per loro. Se dovesse allargarsi ulteriormente lo spread OAT-BUND (e della cosa mi sembra vi siano segnali chiari), i Francesi saranno avvertiti: la “Grande Germania” avrà terminato il suo processo di CANNIBALIZZAZIONE dell’Eurozona ed inizierà a cannibalizzare anche SE STESSA….
 
Quindi l’Europa si sta SUICIDANDO?
Si. Con dei Cannibali che mangiano le prede, poi si mangiano tra di loro, e l’ultimo rimasto muore per indigestione.
 
La Democrazia e’ a rischio?
Si. Quando le politiche o le cadute dei governi vengono decise da movimenti improvvisi degli spreads (che sappiamo bene, la BCE potrebbe attenuare molto di piu’, e talvolta non lo fa scientemente), direi che la Democrazia piano piano si “fotte”.
Ripeto. Scrivevo ste cose nel 2011., non 3 giorni fa…..
 
Ultima domanda: cosa puo’ realmente fare l’Italia?
Poco. Anche sfilarsi dalla UE tornando alla sovranita’ con propria moneta e banca centrale (che e’ l’unica soluzione razionale se i “cannibali” continuano a comportarsi come tali) e’ nei fatti complicatissimo, e richiederebbe Politici di un certo spessore (che non abbiamo). …. la cosa fondamentale e’ preservare le uniche 2 ricchezze che ci potrebbero consentire di ripartire bene in caso di disastro (che comunque arrivera’, se non in questa crisi, nella prossima), cioe’ il sistema produttivo del Centro-Nord Italia ed i Patrimoni delle Famiglie. Se ci facciamo distruggere queste 2 ricchezze, un domani in caso di Default o crisi totale, non potremo piu’ ripartire.
Quello che pensavo nel 2011, l’ho pensato nel 2012 e lo penso oggi. Essendo personaggio “precisino”, che non cambia idea ogni 3 minuti, ho messo qualche puntino sulla “i”.  Inoltre sono persona molto molto attenta alle previsioni che faccio: raramente “sparo” previsioni, senza avere una ragionevole certezza che si realizzano.
Ora, quel che pensa GPG e’ tutto sommato irrilevante, ma ai 4 gatti che interessa, e’ sempre la medesima cosa: “preservare il Risparmio degli Italiani e preservare la Produzione Nazionale“.
Le politiche proposte in centinaia di articoli, sono sempre le medesime: “uscire dall’euro (anche per discorsi di liberta’ e non solo economici) e ristrutturare internamente pesantemente l’Italia a livello di burocrazia e spesa pubblica“.
 
 
 
GPG Imperatrice
 
 
 

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