Seguici su

Crisi

PIANO STRATEGICO OPERATIVO PER FAR RINASCERE L’ITALIA

Pubblicato

il

PREMESSA

Guardando la situazione Italiana ho spesso il mal di testa. Il paese e’ sostanzialmente allo sbando e manca tanto una classe dirigente seria con un briciolo di spirito di servizio, tanto una visione strategica capace di dare un futuro a tutti noi.

E’ ben chiaro che “manca il manico” di una classe dirigente mediocre, non limitata a quella politica, ma che governa anche l’economia, le parti sociali ed il mondo dell’informazione, incapace di dare una strategia operative alla nazione, e di essere d’esempio ai cittadini nel comportamento quodidiano. La soluzione e’ trovare una nuova classe politica, anche se onestamente non vedo nulla neanche all’orizzonte, menche nelle nuove ed emergenti formazioni.

 

PIANO STRATEGICO OPERATIVO PER L’ITALIA

 A mio avviso, dal punto di vista strategico, il rilancio della nazione passa attraverso le seguenti 4 azioni

1)      UNA RIDUZIONE DRASTICA DEGLI SPRECHI E DEI LUSSI DELLO STATO, LIBERANDO RISORSE PER INVESTIMENTI E PER UNA MASSIVA RIDUZIONE DELLE TASSE SUI PRODUTTORI

 Anche di questo punto ho ampiamente scritto che proposte di dettaglio. In sintesi l’idea e’ ridurre la Spesa Pubblica di circa 200 miliardi senza sostanzialmente compromettere l’efficienza dello stato. Circa 12 miliardi verrebbero dalla riduzione drastico del peso politico a tutti I livelli, altri 90 verrebbero utilizzando il “Criterio dei migliori” (in sintesi da interventi sul Personale della PA, pensioni di invalidita’, spese sanitarie ed amministrative volti a portare tanto il livello di Spesa quanto quello di efficienza al livello della Regione di riferimento, quella che fa meglio), il resto da interventi di vario tipo, quali la sostituzione degli aiuti alle imprese in crediti d’imposta, interventi sugli acquisti della PA, sulle pensioni d’oro e su alcune disfunzioni rimaste nel sistema pensionistico, etc.

Questa massa di denaro deve essere immessa nel sistema tramite maggiori investimenti e spese per creare un sistema di tutele che oggi e’ fortemente iniquo, ma soprattutto per ridurre drasticamente il livello di tassazione su Imprese, Lavoratori e  Famiglie (eliminazione IRAP, eliminazione IMU sulla prima casa, riduzione accise e semplificazione balzelli, riduzione della tassazione diretta su lavoratori e famiglie).

 

2)      UNA PATRIMONIALE SULLO STATO, PER RIDURRE IL DEBITO PUBBLICO

 Anche su questo tema ho ampiamente scritto. L’Idea e’ fare una serie di misure straordinarie per mette a dieta lo stato, dismettendo tutto cio’ che non e’ essenziale, quali una serie di aziende, di immobili, etc, e cartolarizzando I crediti inesigibili. La dimensione della manovra e’ tra I 200 ed I 400 miliardi. Le risorse andranno al pagamento dei crediti della PA ed ovviamente alla riduzione del Debito Pubblico.

 

3)      USCITA DALL’EURO, RIPRISTINO DELLA SOVRANITA’ MONETARIA

 Ne ho scritto in tanti articoli numerici, di analisi degli indicatori economici degli ultimo 20 anni. Il ritorno ad una valuta nazionale non solo e’ un vantaggio dal punto di vista economico, ma ci consente sostanzialmente di tornare “a badare a noi stessi ed alla conseguente responsabilita’”. Al tempo stesso ci permette di uscire da una costruzione che governa l’Euro, che sostanzialmente fa l’interesse di altre nazioni (Germania, Francia), non ha alcun fondamento democratico, ha politiche fortemente antiliberali e sostanzialmente suicide. Il ritorno ad una valuta nazionale, altro non e’ che il ritorno alla Normalita’, che e’ una valuta nazionale che rispecchia nel suo valore il peso reale dell’Italia, ed di una Banca Centrale che fa politiche nell’interesse nazionale, uscendo da un esperimento, l’Euro,  che sostanzialmente e’ un esperimento fallito tanto dal punto di vista economico e perfino dal fondamento della stabilita’ (di fatto ci sta regolando un’instabilita’ ed una recessione permamente).

 

4)      RIFORME – EPOCALE PASSAGGIO DAL”COMPLESSO” AL “SEMPLICE”

 E’ evidente che se l’Italia non si da’ una regolata rendendo I servizi fondamentali piu’ semplici ed immediate, perde un opportunita’ enorme. E’ ovvio che bisognera’ fare RIFORME importanti su Mercato del Lavoro, Sistema Fiscale e Tributario, Burocrazia, Giustizia che abbiano questa stella polare, col preciso scopo di consentire di rendere piu’ agevole lavorare, investire e soprattutto vivere in questo paese. Nel passato ho fotto alcune proposte su alcuni di questi temi.

 

CONCLUSIONI

Questi 4 punti sono a mio vedere la chiave per rilanciare il paese. Purtroppo, oltre ad avere la chiave strategica ed operativa, dovremmo avere le PERSONE in grado di attuarla o perlomeno provarci. Ed e’ questo, esattamente questo il problema fondamentale. L’attuale classe dirigente Italiana (sia quella politica, ma anche quella buracratica-parassitaria, e quella che gestisce le leve economiche, l’informazione e le corporazioni) andrebbe semplicemente rasa al suolo. Il punto e’ che I potenziali candidati a subentrare nelle leve del potere, appaiono a mio avviso assai poco convincenti. Lo stesso 5 stelle ha un programma che se applicato porterebbe la spesa pubblica nell Iperspazio (Reddito cittadinanza, IMU, No tagli in vari settori, Pensione a 60 anni a fronte di tagli che porterebbero ben poche risorse). Dal mondo delle Imprese o della Finanza, I Monti ed I Montezemolo appaiono “pillole” perfino peggiori del male da curare. L’astro Giannino e’ morto nella culla. Renzi, chissa’? Restiamo in attesa di qualcuno con la testa sulle spalle.

 

PS: consentitemi un articolo qualitativo e non di analisi grafica e numerica ogni tanto.

 

By GPG Imperatrice

Mail: [email protected]

Facebook di GPG Imperatrice

Clicca Mi Piace e metti l’aggiornamento automatico sulla Pagina Facebook di Scenarieconomici.it


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento