Seguici su

Difesa

Invasione! Il “Piano Rosso”, ovvero il Programma degli USA per occupare e annettere il Canada

Gli USA avevano, almeno sino al 1939, un piano chiaro e spietato per l’invasione e l’annessione del Canada, il “War Plan Red”. Chissà che non lo stiano aggiornando adesso

Pubblicato

il

Non solo Trump, nella storia, ha parlato di fare di USA e Canada un solo Stato. C’è stato un tempo in cui gli USA avevano un vero e proprio piano strategico d’invasione del Canada, che è stato aggiornato sino a un periodo relativamente rccente.

Potrebbe sembrare uno scenario da romanzo ucronico, ma in un periodo storico denso di incertezze geopolitiche, tra la fine della Prima Guerra Mondiale e l’ascesa delle tensioni che avrebbero condotto al secondo conflitto globale, i vertici militari degli Stati Uniti presero seriamente in considerazione la possibilità di invadere il Canada.

Questo piano, noto come “Piano Rosso” (War Plan Red), non era un mero esercizio teorico, ma un piano di guerra concreto, sviluppato nel dettaglio, che rifletteva le paranoie e le rivalità latenti dell’epoca. Il Piano Rosso, concepito tra gli anni ’20 e ’30 del XX secolo, rappresenta un capitolo dimenticato e sorprendente nelle relazioni tra Stati Uniti e Canada, un capitolo riscoperto solo in tempi relativamente recenti.

La vita nelle caserme USA negli anni trenta

Per comprendere appieno il contesto in cui nacque il Piano Rosso, è necessario ricordare che, nonostante l’odierna alleanza incrollabile, i rapporti tra Stati Uniti e Canada non sono sempre stati idilliaci. Le tensioni risalivano al periodo coloniale e si erano manifestate in episodi come la Guerra del 1812 e dispute territoriali spesso sfociate in conflitti minori, seppur pittoreschi, come la “Guerra dei taglialegna” e la “Guerra del maiale”. Sebbene queste dispute fossero state per lo più risolte pacificamente, avevano lasciato un retrogusto di diffidenza reciproca.

Con la fine della Prima Guerra Mondiale, lo scenario globale mutò radicalmente. Gli Stati Uniti emersero come una superpotenza, mentre l’Europa era prostrata dal conflitto. In questo nuovo ordine mondiale, gli strateghi americani iniziarono a considerare con crescente preoccupazione il ruolo dell’Impero Britannico e, in particolare, la vicinanza del Canada, ancora parte integrante del Commonwealth. La paura principale era che, in un contesto di rivalità economica e politica, la Gran Bretagna potesse sfruttare la superiorità navale del periodo per attaccare gli Stati Uniti, utilizzando il territorio canadese come base di partenza.

Il carro M1 uno dei primi mezzi corazzati USA

Il Piano Rosso, elaborato congiuntamente dall’Esercito e dalla Marina statunitensi, si basava su questa ipotesi di conflitto con l’Impero Britannico. L’idea centrale era quella di neutralizzare immediatamente la minaccia rappresentata dal Canada invadendolo preventivamente. La data di riferimento per il Piano Rosso è quindi da collocarsi principalmente negli anni tra il 1920 e il 1939, con un aggiornamento significativo nel 1935.

Il piano prevedeva un’invasione su tre fronti principali. Un fronte dal Vermont avrebbe puntato alla conquista di Montreal e del Quebec. Un secondo fronte, partendo dal Nord Dakota, avrebbe mirato a Winnipeg. Infine, un terzo fronte, dal Midwest, avrebbe avuto come obiettivo l’Ontario, ricco di risorse minerarie, in particolare nichel.

Parallelamente, la Marina statunitense avrebbe attaccato il porto di Halifax, considerato cruciale per il supporto logistico britannico, e avrebbe preso il controllo dei Grandi Laghi, bloccando i porti canadesi. L’obiettivo strategico era chiaro: occupare rapidamente i territori chiave del Canada per eliminare la minaccia di un attacco britannico dal nord e per dividere le forze dell’Impero, costringendolo a negoziare.

La mappa dei previsti attacchi USA

L’aggiornamento del 1935, finanziato con un investimento di 57 milioni di dollari, rivela ulteriormente la serietà con cui il Piano Rosso era considerato. Questo aggiornamento autorizzava esplicitamente l’uso di armi chimiche contro le truppe e, potenzialmente, la popolazione canadese fin dall’inizio delle ostilità.

Veniva inoltre prevista la costruzione di finti aeroporti civili lungo il confine, in realtà basi aeree militari segrete, per contrastare la potenziale aviazione canadese e per lanciare bombardamenti. Le direttive aggiornate includevano dettagli specifici sulle vie di invasione, come l’indicazione della Route 99 come “la migliore pratica di un percorso per Vancouver”.

Un aspetto particolarmente inquietante del Piano Rosso era la sua esplicita intenzione di annettere il territorio canadese. L’obiettivo non era semplicemente neutralizzare una minaccia temporanea, ma trasformare le province e i territori “Crimson” (Canada) e “Red” (Impero Britannico) in stati e territori dell’Unione “Blue” (Stati Uniti).

Artiglieria canadese in azione nella Grande Guerra

Questa politica di annessione, forse motivata dalla convinzione che la Gran Bretagna non avrebbe restituito territori statunitensi in caso di successo in un’ipotetica invasione, o forse espressione di mire imperialistiche americane, testimonia la profonda diffidenza e le ambizioni sottese al piano.

La vicenda del Piano Rosso assunse toni farseschi quando, nel 1935, il Government Printing Office, l’agenzia governativa statunitense responsabile delle pubblicazioni, pubblicò erroneamente i dettagli del piano in un opuscolo. La notizia fu ripresa dal New York Times, finendo in prima pagina il 1° maggio 1935, proprio mentre gli Stati Uniti stavano conducendo imponenti esercitazioni militari al confine canadese. La fuga di notizie causò un immediato imbarazzo diplomatico per il Presidente Roosevelt e una frenesia mediatica.

Nonostante la pubblicità indesiderata, il Piano Rosso rimase in piedi fino al 1939, quando, con l’incombere della Seconda Guerra Mondiale e il mutamento degli scenari strategici globali, l’attenzione militare statunitense si spostò inevitabilmente verso l’Europa. Il Piano Rosso, insieme ad altri piani di guerra “colorati”, fu relegato in archivio, a testimonianza di un periodo di paranoia e rivalità che, fortunatamente, non si concretizzò mai in un conflitto aperto tra Stati Uniti e Canada. Ironia della sorte, i due paesi avrebbero presto trovato una solida alleanza di fronte alle sfide del nuovo ordine mondiale.

Il Piano Rosso, dimenticato per decenni, venne declassificato e riscoperto solo nel 1974 da un giornalista canadese, svelando al mondo questo inaspettato capitolo di storia militare. Visto però l’andamento delle relazioni attuali fra Canada e Stati Uniti non è impossibile che il “War Plan Red” sia stato tirato fuori dagli scaffali e torni ad essere studiato. Del resto Trump ha detto che il canada  dovrebbe diventare il Cinquantunesimo Stato degli USA


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento