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Piano B della Grecia ed Eurexit. I governanti ellenici sono “pirla” o fanno i “pirla”?

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Questi articoli di Antonio Maria Rinaldi che ha svelato i Piani di Task Force per l’uscita dall’euro hanno fatto discutere non poco:

Mentre Varoufakis si piegava a Bruxelles, Tsipras incaricava una Task force per l’uscita dall’euro. (di Antonio M. Rinaldi) 

2a Puntata sulla Task force di Tsipras. Istruzioni per l’uso a quelli che ci fanno e a “quelli di sinistra” (di Antonio M. Rinaldi)

 

C’e’ chi, legittimamente definisce il governo greco come un governo cialtronesco.

La proposta di riforme in 7 punti, ha scatenato ilarita’ sulla palese l’inaffidabilità del governo greco.

Si arrampicano sui vetri e propongono cose da far accapponare la pelle. Le possibilita’ sono 2:

a) I governanti greci sono una massa di pirla. Il tal caso le conclusioni dell’articolo (quelle che “giudicano”) sono sacrosante
b) I governanti greci non sono dei pirla. In tal caso “fanno i pirla”, comprando “tempo”, tempo che e’ necessario per predisporre un PIANO B, piano B che non si realizza dall’oggi al domani, ma che va preparato e per farlo “devi essere nella stanza dei bottoni ed avere accesso a tutte le informazioni sensibili” e devi verificare se esistono “coperture al sistema bancario” (da Cina o Russia?)
Puo’ essere che siano semplicemente dei pirla, ma non escluderei l’altra ipotesi. Per capirlo basta aspettare qualche mese.

Personalmente ritengo assai probabile siano dei pirla e basta, ma visto che “sottovalutare il prossimo” e’ spesso erroneo, vi rammento che nel caso non lo fossero, per implementare un piano B devi implementare quanto sotto, e solo un “facilone” puo’ pensare che la cosa non richieda un certo tempo.

 

Nomura1

 

 

GPG


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