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Piani di Pace a confronto: il “Sogno” Europeo contro il “Deal” di Trump. Ecco cosa dicono le proposte

Trapelati i documenti riservati: l’Europa vuole usare gli asset russi per i danni, Trump vuole il 50% dei profitti della ricostruzione e lo stop alla NATO. Ecco le differenze abissali tra le due strategie che decideranno il futuro di Kiev.

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La nebbia della guerra è fitta, ma quella della diplomazia, a volte, lo è ancora di più. Grazie a una fuga di notizie riportata dal Telegraph, possiamo proporvi le bozze dei piani di pace dell’Ucraina Europeo e di Trump attualmente con visioni estremamente distanti.. Da una parte c’è la visione europea, un framework che sembra scritto per salvare i principi del diritto internazionale (e forse un po’ la faccia); dall’altra, un piano attribuito all’entourage di Trump (o a una bozza russo-americana), brutale nella sua concretezza e decisamente orientato all’economia post bellica.

La Proposta europea: sovranità e Asset congelati

Cessate il fuoco

  1. Fine della guerra e accordi per garantire che non si ripeta, al fine di stabilire una base permanente per una pace e una sicurezza durature.
  2. Entrambe le parti in conflitto si impegnano a un cessate il fuoco totale e incondizionato nei cieli, sulla terraferma e in mare.
  3. Entrambe le parti avviano immediatamente negoziati sull’attuazione tecnica del monitoraggio del cessate il fuoco con la partecipazione degli Stati Uniti e dei paesi europei.
  4. Viene introdotto il monitoraggio internazionale del cessate il fuoco guidato dagli Stati Uniti e condotto dai partner dell’Ucraina. Il monitoraggio sarà prevalentemente a distanza, utilizzando satelliti, droni e altri strumenti tecnologici, con una componente terrestre flessibile per indagare sulle presunte violazioni.
  5. .Sarà creato un meccanismo attraverso il quale le parti potranno presentare segnalazioni di violazioni del cessate il fuoco, indagare su tali violazioni e discutere misure correttive.

Questioni umanitarie e misure di rafforzamento della fiducia

6. La Russia restituisce incondizionatamente tutti i bambini ucraini deportati e sfollati illegalmente. Il processo sarà sostenuto dai partner internazionali.

7. Le parti in conflitto si scambiano tutti i prigionieri di guerra (principio “tutti per tutti”). La Russia rilascia tutti i detenuti civili.

8. Una volta garantita la sostenibilità del cessate il fuoco, le parti in conflitto adottano misure di soccorso umanitario, comprese le visite ai familiari attraverso la linea di contatto.

Sovranità e garanzie di sicurezza

9. La sovranità dell’Ucraina è rispettata e riconfermata. L’Ucraina non è costretta alla neutralità.

10. L’Ucraina riceve solide garanzie di sicurezza giuridicamente vincolanti, anche dagli Stati Uniti (accordo simile all’articolo 5), per prevenire future aggressioni.

11. Nessuna restrizione imposta alle forze di difesa ucraine e all’industria della difesa, compresa la cooperazione internazionale.

12. Gli Stati garanti saranno un gruppo ad hoc di paesi europei e paesi non europei disposti a partecipare. L’Ucraina è libera di decidere in merito alla presenza, alle armi e alle operazioni delle forze amiche invitate dal governo ucraino sul proprio territorio.

13. L’adesione dell’Ucraina alla NATO dipende dal consenso all’interno dell’Alleanza, non da vincoli costituzionali o internazionali.

14. L’Ucraina diventa membro dell’UE.

15. L’Ucraina è pronta a rimanere uno Stato non nucleare ai sensi del TNP.

Territorio

16. Le questioni territoriali saranno discusse e risolte dopo un cessate il fuoco completo e incondizionato.

17. I negoziati territoriali iniziano dalla linea di controllo attuale.

18. Una volta concordate le questioni territoriali, sia la Russia che l’Ucraina si impegnano a non modificarle con la forza.

19. L’Ucraina riprende il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia (con il coinvolgimento degli Stati Uniti) e anche della diga di Kakhovka. Sarà istituito un meccanismo di trasferimento del controllo.

20. L’Ucraina gode di libero passaggio sul fiume Dnipro e del controllo della penisola di Kinburn.

Penisola di Kinburn

Economia, ripresa e risarcimenti

21. L’Ucraina e i suoi partner attuano una cooperazione economica senza restrizioni.

22. L’Ucraina sarà completamente ricostruita e risarcita finanziariamente, anche attraverso i beni sovrani russi che rimarranno congelati fino a quando la Russia non avrà risarcito i danni causati all’Ucraina.

23. Le sanzioni imposte alla Russia dal 2014 potranno essere oggetto di un allentamento graduale e parziale dopo il raggiungimento di una pace sostenibile e potranno essere ripristinate in caso di violazione dell’accordo di pace (snapback).

Architettura di sicurezza europea

24. Inizieranno colloqui separati sull’architettura di sicurezza europea che includerà tutti gli Stati dell’OSCE.

Meeting Trump Zelensky alla Casa Bianca

Il Piano Trump (o Russo-Americano): Il “Business” della Pace

Riprendiamo ora, in modo completo il piano Trump, per poter fare un confronto con le proposte europee:

Sovranità e garanzie di sicurezza

1. La sovranità dell’Ucraina sarà confermata.

2. Sarà concluso un accordo globale di non aggressione tra Russia, Ucraina ed Europa. Tutte le ambiguità degli ultimi 30 anni saranno considerate risolte.

3. Si prevede che la Russia non invaderà i paesi confinanti e che la NATO non si espanderà ulteriormente.

4. Si terrà un dialogo tra la Russia e la NATO, mediato dagli Stati Uniti, per risolvere tutte le questioni di sicurezza e creare le condizioni per un allentamento delle tensioni, al fine di garantire la sicurezza globale e aumentare le opportunità di cooperazione e di sviluppo economico futuro.

5. L’Ucraina riceverà garanzie di sicurezza affidabili.

6. La dimensione delle forze armate ucraine sarà limitata a 600.000 effettivi.

7. L’Ucraina accetta di sancire nella sua costituzione che non aderirà alla NATO, e la NATO accetta di includere nei suoi statuti una clausola che prevede che l’Ucraina non sarà ammessa in futuro.

8. La NATO accetta di non schierare truppe in Ucraina.

9. I caccia europei saranno di stanza in Polonia.

10. Garanzia degli Stati Uniti:

▪️ Gli Stati Uniti riceveranno un compenso per la garanzia.

▪️ Se l’Ucraina invaderà la Russia, perderà la garanzia.

▪️ Se la Russia invaderà l’Ucraina, oltre a una risposta militare coordinata e decisiva, saranno ripristinate tutte le sanzioni globali, il riconoscimento del nuovo territorio e tutti gli altri benefici di questo accordo saranno revocati.

▪️ Se l’Ucraina lancerà un missile su Mosca o San Pietroburgo senza motivo, la garanzia di sicurezza sarà considerata non valida.

11. L’Ucraina è idonea all’adesione all’UE e riceverà un accesso preferenziale a breve termine al mercato europeo mentre la questione è in fase di valutazione.

Economia e ripresa

12. Un potente pacchetto globale di misure per ricostruire l’Ucraina, che include, ma non si limita a:

a. La creazione di un Fondo di sviluppo per l’Ucraina per investire in settori in rapida crescita, tra cui tecnologia, centri dati e intelligenza artificiale.

b. Gli Stati Uniti coopereranno con l’Ucraina per ricostruire, sviluppare, modernizzare e gestire congiuntamente le infrastrutture del gas dell’Ucraina, compresi i gasdotti e gli impianti di stoccaggio.

c. Sforzi congiunti per riabilitare le aree colpite dalla guerra per il ripristino, la ricostruzione e la modernizzazione delle città e delle aree residenziali. L’Ucraina deve scegliere tra “dignità o partner chiave”

d. Sviluppo delle infrastrutture.

e. Estrazione di minerali e risorse naturali.

f. La Banca mondiale svilupperà un pacchetto finanziario speciale per accelerare questi sforzi.

13. La Russia sarà reintegrata nell’economia globale:

a. La revoca delle sanzioni sarà discussa e concordata in più fasi e caso per caso.

b. Gli Stati Uniti stipuleranno un accordo di cooperazione economica a lungo termine per lo sviluppo reciproco nei settori dell’energia, delle risorse naturali, delle infrastrutture, dell’intelligenza artificiale, dei centri dati, dei progetti di estrazione di metalli rari nell’Artico e di altre opportunità aziendali reciprocamente vantaggiose.

c. La Russia sarà invitata a rientrare nel G8.

14. I fondi congelati saranno utilizzati come segue:

100 miliardi di dollari di beni russi congelati saranno investiti negli sforzi guidati dagli Stati Uniti per ricostruire e investire in Ucraina. Gli Stati Uniti riceveranno il 50% dei profitti di questa impresa. L’Europa aggiungerà 100 miliardi di dollari per aumentare l’importo degli investimenti disponibili per la ricostruzione dell’Ucraina. I fondi europei congelati saranno sbloccati. Il resto dei fondi russi congelati sarà investito in un veicolo di investimento separato tra Stati Uniti e Russia che realizzerà progetti congiunti in settori specifici. Questo fondo avrà lo scopo di rafforzare le relazioni e aumentare gli interessi comuni per creare un forte incentivo a non tornare al conflitto.

15. Sarà istituito un gruppo di lavoro congiunto americano-russo sulle questioni di sicurezza per promuovere e garantire il rispetto di tutte le disposizioni del presente accordo.

16. La Russia sancirà per legge la sua politica di non aggressione nei confronti dell’Europa e dell’Ucraina.

17. Gli Stati Uniti e la Russia concorderanno di prorogare la validità dei trattati sulla non proliferazione e il controllo delle armi nucleari, compreso il Trattato START I.

18. L’Ucraina accetta di essere uno Stato non nucleare in conformità con il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari.

19. La centrale nucleare di Zaporizhzhya sarà avviata sotto la supervisione dell’AIEA e l’elettricità prodotta sarà distribuita equamente tra Russia e Ucraina, in proporzione 50:50.

20. Entrambi i paesi si impegnano ad attuare programmi educativi nelle scuole e nella società volti a promuovere la comprensione e la tolleranza delle diverse culture e ad eliminare il razzismo e il pregiudizio:

a. L’Ucraina adotterà le norme dell’UE in materia di tolleranza religiosa e protezione delle minoranze linguistiche.

b. Entrambi i paesi accetteranno di abolire tutte le misure discriminatorie e garantire i diritti dei media e dell’istruzione ucraini e russi.

c. Tutte le ideologie e le attività naziste devono essere respinte e proibite.

Territorio

21. a. La Crimea, Luhansk e Donetsk saranno riconosciute come de facto russe, anche dagli Stati Uniti.

b. Kherson e Zaporizhzhia saranno congelate lungo la linea di contatto, il che significherà un riconoscimento de facto lungo la linea di contatto.

c. La Russia rinuncerà agli altri territori concordati che controlla al di fuori delle cinque regioni.

d. Le forze ucraine si ritireranno dalla parte dell’oblast di Donetsk che attualmente controllano e questa zona di ritiro sarà considerata una zona cuscinetto neutrale e smilitarizzata, riconosciuta a livello internazionale come territorio appartenente alla Federazione Russa. Le forze russe non entreranno in questa zona smilitarizzata.

22. Dopo aver concordato gli accordi territoriali futuri, sia la Federazione Russa che l’Ucraina si impegnano a non modificare tali accordi con la forza. Qualsiasi garanzia di sicurezza non sarà applicabile in caso di violazione di tale impegno.

23. La Russia non impedirà all’Ucraina di utilizzare il fiume Dnieper per attività commerciali e saranno raggiunti accordi sul libero trasporto di cereali attraverso il Mar Nero.

Questioni umanitarie e misure di rafforzamento della fiducia

24. Sarà istituito un comitato umanitario per risolvere le questioni in sospeso:

a. Tutti i prigionieri e i corpi rimanenti saranno scambiati sulla base del principio “tutti per tutti”.

b. Tutti i detenuti civili e gli ostaggi saranno restituiti, compresi i bambini.

c. Sarà attuato un programma di ricongiungimento familiare.

d. Saranno adottate misure per alleviare le sofferenze delle vittime del conflitto.

25. L’Ucraina terrà le elezioni tra 100 giorni.

26. Tutte le parti coinvolte in questo conflitto riceveranno la piena amnistia per le loro azioni durante la guerra e accetteranno di non avanzare alcuna richiesta di risarcimento né di prendere in considerazione eventuali reclami in futuro.

27. Questo accordo sarà legalmente vincolante. La sua attuazione sarà monitorata e garantita dal Consiglio di pace, presieduto dal presidente Donald Trump. In caso di violazioni saranno imposte sanzioni.

28. Una volta che tutte le parti avranno accettato questo memorandum, il cessate il fuoco entrerà in vigore immediatamente dopo che entrambe le parti si saranno ritirate nei punti concordati per dare inizio all’attuazione dell’accordo.

Un confronto complesso

Per rendere chiara la distanza siderale tra le due visioni, ecco una tabella comparativa:

TemaPiano EuropeoPiano Trump / Russo-Americano
Esercito UcrainoNessun limite di dimensione o armamento.Limitato a 600.000 unità. (tre volte l’esercito italiano)
NATOAdesione possibile (consenso), garanzie forti.Divieto costituzionale di adesione.
Territori OccupatiNegoziati partendo dalla linea attuale. Nessun riconoscimento.Crimea e Donbass riconosciuti russi de facto. Ritiro ucraino da parti di Donetsk.
Sanzioni alla RussiaAllentamento solo dopo risarcimenti e pace stabile.Rimozione graduale e reintegro nel G8.
RicostruzionePagata da Mosca (asset congelati) e fondi partner.Investimenti misti USA-UE. Gli USA prendono il 50% dei profitti. 
Centrale ZaporizhzhiaTorna sotto controllo ucraino (con USA).Gestione IAEA, elettricità divisa 50/50 tra Russia e Ucraina.

Considerazioni finali

Il piano europeo sembra disegnato per non essere accettato da Mosca, mantenendo alta la bandiera dei valori ma rischiando di prolungare il conflitto sine die. Per Mosca è impossibile perfino pensare a un’entrata futura di Kiev nella NATO. Il piano europeo non parla di elementi essenziali, ideologicamente, per Mosca, come il bilinguismo e il Patriarcato ortodosso di Mosca in Ucraina, non si capisce bene per insensibilità o perché non considerato.

Il piano Trump, al contrario, tratta l’Ucraina come una distressed asset: si tagliano le perdite, si cedono rami d’azienda (i territori) e si spartiscono i profitti della ristrutturazione (gas e ricostruzione) tra i grandi soci, lasciando a Kiev “dignità” limitata ma sopravvivenza garantita.

Grossa è l’attenzione del presidente per gli interessi economici americani, in contrapposizione a quelli europei in molti punti, e i Paesi europei sembrano un po’ storditi in materia. Si pongono le basi per una reintegrazione di Mosca nel sistem economico occidentale, con perfino la riammissione al G8, il tutto per evitare conflitti futuri.

Che cosa farà l’Europa, o, per meglio dire, i Paesi europei? Perché se per alcuni paesi il piano Trump può essere una base di partenza, con punti correggibili, per altri risulterà difficilmente accettabile, soprattutto per la Germania in generale, la Polonia per i commerci, o la Francia per la posizione politica. In questo caso la trattative comune è un problema, perché i paesi non possono esprimere le proprie singolarità politiche e, alla fine, non concludono nulla.

Sistema Iris-T in servizio in Ucraina

Domande e risposte

Qual è la differenza principale sulla questione NATO tra i due piani?

La differenza è sostanziale e inconciliabile. Il piano europeo lascia la “porta aperta”, subordinando l’ingresso dell’Ucraina al consenso dell’Alleanza e offrendo garanzie di sicurezza simili all’Articolo 5. Il piano attribuito a Trump, invece, richiede una rinuncia formale e costituzionale da parte di Kiev: l’Ucraina non potrà mai entrare nella NATO, e l’Alleanza stessa dovrà modificare i propri statuti per sancire questa esclusione, garantendo in cambio che non ci saranno truppe straniere nel Paese, ma solo jet in Polonia.

Chi pagherà per la ricostruzione dell’Ucraina secondo le due proposte?

Nel piano europeo vige il principio “chi rompe paga”: la ricostruzione sarà finanziata dai risarcimenti russi e gli asset sovrani di Mosca resteranno congelati fino al saldo completo.3 Il piano americano propone un approccio speculativo: si usano 100 miliardi di asset russi e fondi europei per investire in settori ad alta crescita (AI, gas, minerali). La particolarità è che gli Stati Uniti tratterrebbero il 50% dei profitti derivanti da questi investimenti, trasformando la ricostruzione in un affare commerciale per Washington.

Cosa succede ai territori occupati dalla Russia?

L’Europa propone di congelare la situazione alla linea di contatto attuale per negoziare, ma senza riconoscere alcuna sovranità russa e pretendendo la restituzione di infrastrutture critiche come la centrale di Zaporizhzhia. Il piano Trump/Russo è molto più favorevole a Mosca: Crimea, Lugansk e Donetsk verrebbero riconosciute de facto come russe (anche dagli USA). Inoltre, Kiev dovrebbe ritirarsi da alcune zone che ancora controlla nel Donetsk per creare una fascia demilitarizzata, sancendo di fatto una perdita territoriale permanente.

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