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Petrolio: qual è il prezzo giusto, almeno secondo Goldman Sachs

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Il petrolio è stata la vittima dell’annuncio dell'”Orribile” Variante Omicron. Ricordiamo l’andamento del prezzo del petrolio WTI dopo l’annuncio

Il cambiamento per un singolo giorno è stato di un’entità che non si vedeva da tempo. Questo vale anche per il prezzo europeo del petrolio Brent, base per molti contratti con la Russia e il Medio Oriente:

Tolta la crisi del 2020 la variazione al ribasso non si vedeva, in queste dimensioni dal 2005.

Però il prezzo attuale del petrolio del Brent è giusto, o il mercato sta sovra prezzando un fenomeno temporaneo? Vediamo cosa ne pensa Goldman Sachs

La banca nota come il panico sul mercato del petrolio si sia diffuso in ogni angolo del mercato, dagli scambi di gasolio europei e dagli spread temporali, dal valore relativo del petrolio di oggi rispetto ai contratti future a termine, fino ai mercati delle opzioni più opache. Insomma la spinta ribassista, anche grazie all’uso degli algoritmi di trading automatico, si è diffusa ovunque.

Fattori come la rottura dei livelli di supporto tecnico e un ambiente con una minore liquidità dopo la festa del Ringraziamento hanno intensificato il calo dei prezzi“, ha affermato Giovanni Staunovo, analista di materie prime di UBS.

Damien Courvalin, di GS,  ha negli ultimi mesi però dato come obiettivo il prezzo a oltre  90 dollari nei prossimi mesi, scrive oggi  che con un  prezzo a  74 $/bbl per il Brent, il mercato sta valutando un calo della domanda di circa 4 milioni di barili al giorno per i prossimi tre mesi, senza alcuna risposta dell’OPEC+. Si tratta di una cifra molto grande, secondo l’analista eccessiva.

Per dare un’idea delle proporzioni in gioco, la domanda globale di petrolio è scesa di “solo” due milioni di barili al giorno da picco a minimo durante l’ondata di Covid dello scorso inverno, il che significa che oggi il mercato ha pagato un’ondata due volte più grave rispetto allo scorso inverno! La variante Omicron, e la follia dei governi, saranno in grado di causare una tale caduta?

Si tratta di cifre enormi, secondo GS il calo può essere al massimo dell’ordine di 1,5 milioni di barili al giorno, con un effetto sui prezzi molto più basso.

Inoltre bisogna anche considerare che OPEC+ ha già messo in forse gli aumenti di produzione già dichiarati, a fronte di questo calo dei prezzi, e comunque potrebbe ritardare gli aumenti di output.  Stando così le cose la correzione all’annuncio della variante Omicron avrebbe dovuto essere dell’ordine di 2 dollari al barile o poco più. Invece il Brent è crollato a 12 dollari al di sotto di esso, in eccesso di circa 10 dollari. 

Anche unendo gli effetti degli annunci ribassisti legati alle riserve in calo, che potrebbero portare, al amassimo, a un calo di 5 milioni di barili al giorno di domanda. Anche in questa prospettiva, anche se OPEC+ non cambiasse corso di produzione, il prezzo giusto potrebbe essere, per Goldman Sachs, pari a 80 dollari al barile per il Brent, per cui il 73 attuale sarebbe un affarone. 

Se vi fidate di Goldman Sachs…

 


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