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Energia

PETROLIO: NEGLI USA GLI INVESTIMENTI DIMINUISCONO DEL 12% NEL QUARTO TRIM 2014

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Post di Paolo Cardena’ di Vincitori e Vinti

 
Negli Usa, nella scorsa settimana, le scorte di petrolio sono aumentate di 8.2 milioni di barili, contro i 4.7 attesi dagli analisti. In pratica, il rischio è che tra un paio di mesi avranno esaurito la capacità di stoccaggio.
L’autorità per l’energia ha fatto sapere che, nell’ultimo trimestre del 2014, gli investimenti del settore petrolifero sono diminuiti del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
I prezzi del petrolio più bassi riducono i rendimenti attesi dalla produzione futura, diminuendo gli incentivi per la spesa per investimenti a monte. Di conseguenza, i nuovi progetti di esplorazione e di sviluppo possono essere ritardati o cancellati.
Se la tendenza dovesse continuare, la crescita futura produzione potrebbe essere più bassa di quanto originariamente previsto. Con i prezzi del greggio che continuano a scendere rispetto ai livelli dello scorso anno, alcune aziende hanno già annunciato ulteriori riduzioni di spesa di capitale per il 2015.
Giova ricordare che il segmento del mercato obbligazionario High Yeld riconducibile alle società attive nella produzione di petrolio da scisti bituminosi, vale circa il 20% (circa 250 mld Usd) di tutto il mercato high yeld. Più o meno tutti gli analisti convergono nell’affermare il prezzo del petrolio inferiore ai 60/70 usd al barile, rende gran parte del settore particolarmente esposto all’insolvenza, per via del grande indebitamento che non può essere sostenuto con prezzi significativamente più bassi per prolungati periodi di tempo.
Tutto questo, in economia, si chiama ERRATA ALLOCAZIONE DELLE RISORSE. In genere avviene in epoca di credito facile e a basso costo. 
I fallimenti servono anche per ripulire fenomeni distorsivi del genere.
 
 

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