Economia
Petrolio: fra dazi e aumento della produzione il prezzo precipita.
In un pessimo momento anche i prezzi del petrolio crollano del 7%, per le attese delle ricadute economiche dei dazi, ma anche per l’aumento di produzione OPEC+

Il prezzo del petrolio greggio WTI è sceso di oltre il 7% giovedì, mentre i dazi del giorno della liberazione del Presidente Donald Trump hanno colpito i mercati e l’OPEC+ ha lanciato un’inaspettata palla curva sulla produzione.
Alle 10:38 di New York, il Brent era scambiato a 70,21 dollari, con un calo del 6,32%, mentre il WTI era a 66,80 dollari, con un calo di quasi il 7%. Il doppio colpo è arrivato mentre l’OPEC+ ha rinunciato a un aumento a sorpresa della produzione e Trump ha dato il via a una nuova serie di tariffe volte a livellare il campo di gioco con gli altri Paesi. Il WTI non si è ripreso…
Otto paesi dell’OPEC+ hanno annunciato giovedì che aumenteranno la produzione di 411.000 bpd a maggio, triplicando l’aumento mensile previsto. La mossa, descritta come una risposta ai “fondamentali sani del mercato”, fa parte di una più ampia riduzione di 2,2 milioni di bpd di tagli iniziata questo mese.Tuttavia, gli operatori non si aspettavano un aumento così repentino e i prezzi lo dimostrano.
La sola notizia della produzione potrebbe aver fatto scendere il petrolio di un paio di dollari, ma sono stati i fuochi d’artificio dei dazi di Trump a fare il botto più forte. I mercati si sono mossi dopo che la Casa Bianca ha imposto nuovi dazi sulle merci straniere, con l’S&P 500 in calo di oltre il 4% nell’arco della giornata. Sebbene sia stata annunciata come una spinta verso un commercio più equo, gli investitori temevano che avrebbe potuto sbilanciare la domanda globale, soprattutto per quanto riguarda il greggio.
Tuttavia, non si tratta di panico vero e proprio, ma solo quasi panico. L’OPEC+ ha ricordato a tutti che questi aumenti sono soggetti a modifiche, con la consueta opzione di pausa o di inversione se il mercato si deteriora. Si sono inoltre impegnati a compensare qualsiasi sovrapproduzione da gennaio e si riuniranno nuovamente il 5 maggio per parlare dei livelli di giugno.
I prezzi del greggio sono stati colpiti oggi, ma data l’indole del mercato ultimamente, potrebbe trattarsi solo di un caso temporaneo di sferzata geopolitica piuttosto che di una vera e propria inversione di tendenza.
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