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Peste bubbonica: la Cina dichiara lo «stato d’emergenza» nello Yunnan

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La Cina ha dichiarato un’emergenza sanitaria di livello IV dopo che è emerso un nuovo caso di peste bubbonica: nello Yunnan un bimbo di tre anni è stato colpito dal morbo, secondo quanto comunicato dalle autorità lo scorso venerdì. Il bambino sta ricevendo le cure adeguate dopo essere stato colpito da un’infezione di media intensità.

Questo caso è stato scopert o durante uno screening specifico sulla  malattia in tutta la provincia, dopo che tre ratti sono stati trovati morti per ragioni sconosciute in un villaggio. Le autorità locali di controllo delle malattie hanno inizialmente concluso il 21 settembre che una epidemia  dei ratti si era verificata a Xiding, nella zona del  Menghai.

Esperti a livello nazionale e provinciale sono stati inviati nel Menghai per  controllare la diffusione della della peste nel villaggio. L’autorità locale ha istituito un team di lavoro per eseguire l’ispezione, la diagnosi e la quarantena per i locali e ha ricordato ai residenti di riferire rapidamente se hanno avuto contatti con i topi morti e di consultare un medico se mostrano sintomi simili alla febbre. Ricordiamo che il bacillo della Yersinia Pestis si trasmette attraverso le pulci che abitano i topi ed i piccoli roditori, come gli scoiattoli, in generale ed il cui morso trasmette la malattia.

A luglio si erano notati alcuni casi sporadici di Peste nel Nord della Cina, specificamente nella poco popolata Mongolia Interna. La più nota epidemia di peste, quella del 1347 detta “La Morte Nera”, partì proprio dalla Mongolia per viaggiare con le orde mongole per l’Oriente e giungere a Genova, da dove si diffuse in tutta Europa, causando la morte di un terzo circa della popolazione. Oggi la malattia è curabile con antibiotici, anche se la forma polmonare resta particolarmente temibile.


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