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Pessimi dati per la manifattura di Germania, Francia ed area euro.

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Arrivano i dati dell’indice PMI manifatturiero europeo e sono bruttarelli. Ricordiamo che l’indice PMI Markit è un  indicatore dell’ottimismo del settore ottenuto tramite interviste ai manager del settore acquisti, per cui non è una misurazione ex post, come i dati Istat, ma serve a fotograafare ex ante le previsioni dei dirigenti d’azienda.

Iniziamo dalla locomotiva industriale d’Europa, la Germania, che tende ad un forte rallentamento:

Sotto 50 l’indice indica pessimismo, sopra 50 ottimismo. Ora siamo ampiamente sotto 50 ed in forte peggioramento.

Non diversa è la situazione francese:

Dopo un’ondata di ottimismo a gennaio siamo tornati in territorio negativo. Anche laa Francia non vede miglioramenti in arrivo per la produzione industriale In questo caso abbiamo anche attese per ordini in calo.

Questo naturalmente viene a portare in territorio negativo-pessimistico l’indice PMI sulla manifattura dell’area euro.

In questo caso l’indice non solo indica una contrazione, ma è anche in peggioramento, anche se meno rispetto a quello tedesco.

Annche se questi indici sono puramente indicativi mostrano la necessità di un forte intervento economico e finanziario. Il blando TLTRO rischia di arrivare troppo tardi e di essere troppo poco. Siamo in presenza di una situazione in cui o si trovano soluzioni immediate e radicali, o si rischia di creare una spirale di decrescita economica contro la quale poco potranno i blandi ed insufficienti strumenti messi in atto a livello europeo.


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