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Analisi e studi

Il vero motivo per cui la scorrettissima Parigi usa le sue ONG per scaricare migranti in Italia: la Francia ha preso meno migranti italiani della Svizzera! (che non è nell’EU!!!)

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Fonte: Ministero dell’Interno, al 11.06.2018, vedasi LINK

Mi sono dovuto scervellare per capire i dati dei migranti arrivati in Italia e riallocati nei vari paesi EU in base agli accordi con Bruxelles. Poi è diventato tutto chiaro: come riportato dal Ministero dell’Interno possiamo rilevare che la Francia ha accolto SOLO 640 migranti nel 2018!

Ovvero circa poco più del 5% di quanti ne doveva prendere sulla base del piano EU, EU Relocation Plan concordato con Bruxelles da tutti i paesi EU (vedasi LINK)

Fate conto che la Svizzera, che non è nell’EU e tutto sommato se ne sarebbe potuta fregare dei migranti arrivati in Italia, a fronte di una popolazione residente che è circa 1/10 di quella francese ha invece riallocato sul suo territorio più migranti della stessa Francia.

Dunque, avete capito l’arcano: la Francia usa le sue ONG, Medecin sans Frontieres, ONG fondata  – udite bene dall’ex Ministero della Repubblica francese Bernad Kouchner, per scaricare più migranti possibile in Italia ossia per evitare che questi debbano essere inviati in Francia.

Fonte: EU, vedasi LINK

Mentre tutto questo succede permettetemi due considerazioni a latere: la prima, in positivo, aveva ragione il sen. Razzi quando affermava che la Confederazione Elvetica, che ricordo annoverare circa il 25% di stranieri residenti sul suo territorio, è da considerare uno dei paesi che meglio integra gli stranieri al mondo, paese assolutamente non definibile come razzista.

La seconda considerazione è invece gravissima: la Francia, ben sapendo di essere pesantemente inadempiente, ha anche avuto l’ardore di insultare tutti gli italiani definendo il nostro Paese “vomitevole” con frasi proferite dalle massime istituzioni statali transalpine! (mi taccio per ora sulla Spagna, che ricordo usa sparare proiettili di gomma contro i migranti che cercano di entrare a Ceuta).

Permettetemi, “vomitevoli” saranno i francesi e soprattutto chi li rappresenta, gli stessi che hanno letteralmente invaso il suolo italico qualche mese fa a caccia di un migrante senza averne titolo a Bardonecchia, guarda caso lo stesso paesino che loro non volevano abbandonare alla fine della seconda guerra mondiale, se ne andarono solo dopo due anni circa dalla fine della guerra (me lo raccontavano i nonni questa triste storia di ingerenza, che sta purtroppo nel DNA di certi francesi). Ed il filo francese Gentiloni piegò la testa, come sempre quando ha avuto a che fare con Parigi e dintorni mentre era ministro (Dubbio: certo, non sarebbe accettabile se la famiglia allargata di noti politici di sinistra vicini al passato governo, sceglietene uno veramente a sorte (…), per caso facessero affari con la Francia, magari con l’Ambasciata di Francia a Roma… Sono certo che non è sicuramente il caso ma comunque me lo metto in agenda per un prossimo pezzo…)

Bene fa il Governo a cancellare tutti gli incontri con le rappresentanze francesi.

Di più, le ONG ed anche le aziende francesi andrebbero attentamente vagliate nella loro operatività in Italia. Ad esempio le aziende del lusso, che con i meccanismi di transfer prices e royalties sono usi a trasferire – si suppone in modo legale, chiaramente – utili all’estero, spesso in paesi con fiscalità privilegiata ad esempio come il Lussemburgo ossia dove risiede J. C. Juncker. Senza però rinunciare al brand di “Made in Italy” per i prodotti interessati a tale diciamo “ottimizzazione fiscale”…

Jetlag


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