Attualità
Perchè le sanzioni minacciate verso la Russia sono vane e autolesionistiche
Biden ha promesso sanzioni durissime contro la Russia nel caso in cui esplodesse un vero conflitto, o un’invasione, in Ucraina. Che tipo di minacce sarebbero efficaci, e quali sono proposte.
In teoria l’Occidente potrebbe mettere in ginocchio l’economia russa, ponendo un embargo completo alle importazioni energetiche, fatto che taglierebbe la fonte maggiore di finanziamento dell’economia russa e dello stato. Anche se la Cina è recentemente cresciuta nel peso dell’export russo, il valore principale va verso i paesi occidentali, europei, e verso gli USA.
Quindi, teoricamente, l’Occidente potrebbe piegare la Russia. Però data la scarsità attuale di idrocarburi, sarebbe un po’ come tagliarsi i testicoli per dare un dispiacere alla moglie: infatti non ci sono fonti alternative di gas o petrolio.
Non solo: gli USA nel 2021 hanno importato una quantità record di petrolio russo greggio.
Recentemente gli USA hanno anche raggiunto un record nelle importazioni di carburante diesel dalla Russia.
Quindi le sanzioni sarebbero personali/diplomatiche e finanziarie. Quelle personali/diplomatiche sinora sono risultate inutili: che un magnate russo non possa andare a Londra interesserebbe più gli inglesi che i russi. Quelle diplomatiche possono solo interrompere il flusso di turisti fra i vari paesi.
Le sanzioni finanziarie possono essere:
- blocco di asset;
- limitazione nell’interazione fra i sistemi bancari e finanziari;
- esclusione dallo SWIFT.
Queste sanzioni potrebbero:
- diminuire gli investimenti russi nel settore energetico, cosa che farebbe calare quel prodotto di cui l’Europa e gli USA hanno terribilmente bisogno;
- impedire o rendere complesso il pagamento delle necessarie forniture energetiche.
Occidente e Russia sono legati a doppia mandata. Parlare di sanzioni efficaci è francamente irrealistico. Tutto il resto che si vuol fare è puro autolesionismo.
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