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PERCHE’ LA SPAGNA NON PUO’ LASCIAR ANDARE LA CATALOGNA

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GRA284. BARCELONA, 07/10/2012.- Aficionados del Barcelona muestran banderas “esteladas” durante el partido frente al Real Madrid correspondiente a la séptima jornada de la Liga de Primera División disputado en el estadio Camp Nou de Barcelona. EFE/Alberto Estévez TELETIPOS_CORREO:DEP,DEP,%%%,%%%

Cari amici

 

vedremo oggi che cosa succederà in Catalogna, se una parvenza di referendum avrà comunque luogo, le reazioni del governo centrale di Madrid e la situazione della piazza.  Il comportamento di Rajoy è stato poco adeguato alla situazione, mostrando il peggior franchismo  nella sconsiderata reazione all’iniziativa catalana Con l’appoggio europeo (si sa che a Bruxelles si è sempre dalla parte del più forte, mai del popolo), Rajoy avrebbe potuto semplicemente ignorare questo referendum e porre in atto qualche azione dimostrativa della sovranità spagnola, magari agendo sul debito della Catalogna, oppure semplicemente invitare la popolazione a starsene a casa. Invece la scelta è stata quella repressiva, la più costosa dal punto di vista economico, comunicativo, democratico e che potrebbe scatenare una vera e propria rivoluzione.

Però Madrid non può lasciar andare la Catalogna senza fare nulla, soprattutto per motivi di carattere economico. Infatti la Catalogna è il passaporto di Madrid per restare in Europa. Guardiamo questo grafico di Statista:

Il PIL pro capite della Catalogna è molto vicino a quello medio europeo, e si muove con lo stesso andamento, mentre quello spagnolo è divergente. La Catalogna è la parte più europea economicamente, senza di questa la Spagna va verso la Grecia, ed il governo spagnolo è legato mani e piedi a Bruxelles ed alla Germania. Senza la Catalogna questo legame diventerebbe una corda a cui impiccarsi.

 


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