Analisi e studi
Perché la Germania non ha speranze nell’economia mondiale
Lo stato tedesco è agli ultimi posti negli investimenti in Europa, in rapporto al PIL; e anche le famiglie stanno tagliando. L’esatto opposto di quello che ci sarebbe bisogno
La Germania discute molto mentre si prepara al voto, ma non sembra che questo stia portando da nessuna parte. SPD e Verdi hanno fatto avances verso la CDU per il superamento del freno costituzionale al debito e quindi cercare di rilanciare l’economia con una nuova spesa, ma per ora i colloqui sono solo preliminari e non hanno avuto grande successo.
Eppure la Germania avrebbe bisogno come il pane di una maggiore spesa, soprattutto in investimenti, perché, nonostante le infrastrutture tedesche siano in situazione non ottimale e la transizione energetica richieda grandi fondi, la Germania è quart’ultima per entità degli investimenti pubblici calcolati sul PIL, con solo il 3%, come nota l’economista Philipp Heimberger, riprendendo dati della Commissione. UIl dato si riferisce agli investimenti previsti per il 2025.
Questo grafico mostra chiaramente la situazione:
Se escludiamo l’Irlanda, il cui PIL è gonfiato dalla presenza di forti investimenti esteri, per motivi fiscali, la Germania sarebbe perfino terzultima. Berlino investirà molto meno della Francia e perfino dell’Italia per non parlare dei paesi baltici o nordici: la Svezia investirà più del 5% del PIL. La Romanbia effettuerà investimenti pubblici doppi rispetto alla Germania.
Potreste pensare che questi minori investimenti pubblici siano compensati da investimenti privati. Non è così: le famiglie tedesche investono poco, anzi i loro investimenti sono al minimo degli ultimi dieci anni, come mostra questo chiaro grafico di TradingEconomics:
Le famiglie tedesche investono ancora il 9,45% del PIL, ma quello che è impressionante è il calo, quasi verticale, di questi investimenti dai valori del 2022. Alla base della riduzione vi è sicuramente la bolla immobiliare che sta, lentamente, scoppiando.
Purtroppo il “Freno de Debito” si sta dimostrando un freno alla possibilità di superare la crisi tedesca e quindi un freno a tutta la crescita europea. Un lato positivo della prossima legislatura sta nel fatto che, probabilmente, non vedremo più i liberali austeri della FDP; quindi si aumenterà un po’ la spesa, ma senza un cambio di mentalità deciso non c’è futuro per la Germania nell’economia mondiale. Non si fanno nozze con i fichi secchi.
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