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Analisi e studi

Perchè la Germania ha accolto solo immigrati siriani? Semplice, erano considerati ariani e gli Assad andarono al potere grazie ai nazisti scappati dall’EUropa. Tutto torna

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La storia, questa vecchia matrigna che non vuole andarsene senza sussurrarci qualcosa all’orecchio di molto scomodo… soprattutto oggi che l’EU ha vesti franco-tedesche che tanto mimano l’essenza racchiusa nella Repubblica di Vichy. Dalla storia si imparano tante cose e la storia recente, quella moderna, il secolo breve insomma, non può esimersi dal rappresentare l’attualità dei nostri giorni come frutto spesso avvelenato della più incredibile atrocità che l’uomo abbia mai compiuto, l’Olocausto ideato ed attuato dai nazisti. Olocausto per altro confermato con orgoglio – con buona pace dei negazionisti – dal contabile del Reich, quell’Adolf Eichmann che si vantava di aver gasato 6 milioni di ebrei e morì inneggiando alla grandezza del Reich, della Germania e dell’Argentina (forse tutte le sfighe del paese sudamericano potrebbero essere la nemesi per aver collaborato attivamente con tanti assassini seriali tedeschi ed austriaci…).

Io non sono ebreo e nemmeno la mia famiglia. Ma oltre ad aver combattuto – i miei avi, in due guerre mondiali – contro lo stesso nemico, hanno anche nascosto in cantina ebrei e supposti tali durante la guerra. Di questo ne vado fiero. Vi prego, non pensate che gli italiani siano assimilabili ai germanici nelle loro follie, assolutamente no, sebbene la massa di politici cooptati e venduti allo straniero che vediamo al governo da almeno 6 anni potrebbero farci ricredere: ricordate sempre che le leggi razziali in Italia furono criticatissime dal Fuhrer ed applicate contro voglia. Si, è così: pensate che la Provenza, che era di fatto sotto controllo italiano dopo la resa della Francia ai nazisti, era considerata un luogo sicuro dagli ebrei francesi che ivi si rifugiavano, venivano solo registrati e schedati ma non perseguitati, avendo anche la tessera annonaria vietatissima nel Reich. Alla caduta di Mussolini dopo l’8 Settembre, Alois Brunner, l’halbjuden e criminale nazista condannato a morte (ma sfuggito alla pena, vedasi oltre) al servizio dei nazisti, venne mandato per correggere la “deficienza antisemita italiana in Provenza” solo per scoprire che i governanti locali – fascisti italiani – prima di andarsene avevano bruciato tutti i registri degli ebrei residenti… Ci vollero circa 9 mesi per “estirpare” la piaga ebrea da parte di Alois Brunner, l’austriaco che assieme a Strangl ed Eichmann rappresentava il trio della morte ebraica in seno al Reich.

Ecco, Alois Brunner, il criminale nazista antisemita per eccellenza assieme ad Eichmann, come tanti tedeschi fuggì dell’Europa dopo la sconfitta nazista e si rifugiò in Siria dove contribuì al colpo di Stato che portò al potere il primo Assad (si avete capito bene, la dinastia Assad andò al potere grazie ai supporti nazisti, idem per Stroessmann in Paraguay e  molti altri leaders golpisti sudamericani). La Siria era infatti un popolo che, al pari dell’Iran, veniva considerato “ariano”, (siriani, iraniani: ariani….). Brunner visse sempre a Damasco e dintorni e la Siria sempre si rifiutò di estradarlo. Come lui anche Franz (Paul) Strangl si rifugiò in terra siriana; lascio perdere la lista di criminali nazisti che fecero lo stesso in terra mesopotamica. Il fine? Molti di essi restarono profondamente antisemiti ed andarono in Siria in quanto volevano continuare a combattere la piaga ebraica, sebbene Israele avesse vinto contro gli eserciti arabi, grazie al supporto americano, in questo caso davvero benedetto.

Ora, con la crisi dei migranti del 2014, conseguente alla guerra in Siria scatenata per interessi, lo sottolineo, clintoniani – che volevano, grazie alle consulenze della fondazione Clinton, far arrivare il gas qatarino, altro membro della omonima fondazione (famiglia Al Thani) in EUropa spodestando i russi dallo scettro di maggior esportatore di gas nel Vecchio Continente -, abbiamo visto la Germania accogliere SELETTIVAMENTE gli immigrati siriani.

Pensate che cotanta accoglienza selettiva sia un caso? No, non lo è. I siriani restano, per  molti soggetti apicali tedeschi, ariani e quindi sono storicamente vicini alla Germania. E lo sono anche gli Iraniani, memento che come popolo anch’esso ariano ebbe sostanziali aiuti ex nazisti alla fine della seconda guerra mondiale. Basti pensare che la politica economica di Mossadeck, poi deposto dal golpe USA che portò al potere lo Scià, era di matrice nazista, grazie ad esempio al famoso H. Schacht, genio della lampada della politica finanziaria nazista a capo della politica economica di Mossadeck e dell’Iran dei tempi. E come lui molti altri ex nazisti aiutarono il fratello ariano iraniano. Resta il dato di fatto che Siria e Iran sono oggi accomunati per l’odio contro Israele.

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Ora, visto che in Germania il seme dell’antisemitismo non è mai sparito (testimoni tedeschi nel processo Eichmann ancora agli inizi degli anni ’70 dissero che si rifiutavano di dare le loro generalità per timore di essere perseguitati in patria) temo sia solo questione di tempo prima che la prossima guerra tra ariani (Iran e Siria) contro Israele veda il supporto indiretto tedesco a favore dei loro “colleghi” di stirpe, appunto, certamente di Teheran.

Dite che esagero? No, state certi che non esagero. Avendo conosciuti poco tempo fa eminenti membri di famiglie ex naziste tedesche sono convinto che il problema esista, purtroppo. Ma queste sono mie opinioni, che vanno rispettate (per altro fondate su esperienze dirette). Vedremo.

Non mi stupirei che un asse franco-tedesco possa diventare a breve molto critico non solo contro gli USA amici di Israele – con Trump, che ha in famiglia influenti parenti ebrei, lo sono giù da tempo – ma direttamente anche contro Tel Aviv. Ad esempio nel momento in cui l’attacco ai cugini ariani di Teheran dovesse estrinsecarsi in forma realistica con il supporto sionista. Mi chiedo cosa succederebbe se l’asse franco-tedesco parteggiasse per gli iraniani, ossia per gli antisemiti in caso di conflitto in medio oriente. Anche questa è una chiave di lettura, sebbene fino ad oggi non molto battuta. Ma potrebbe esserlo a breve…

Per intanto vi rammento cosa disse Trump solo pochi mesi fa sui rapporti “troppo amichevoli” con l’Iran di Parigi e Berlino. Lascio a voi fare le considerazioni del caso.

Chi scrive ritiene che siamo alla vigilia di grandi eventi, non necessariamente negativi. Ma nemmeno positivi. Insomma, il grande cambiamento è prossimo.

MD


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