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Perché un accademico con la coda di cavallo potrebbe scuotere la Spagna

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Da Voci dall’estero

 

Come detto spesso, la crisi dell’euro è destinata a stravolgere il panorama politico in Europa (a danno, aggiungiamo, anche di coloro che la crisi hanno contribuito a crearla). L’articolo dell’emittente statunitense CNBC fa il punto sulla sfolgorante ascesa in Spagna del partito euroscettico di sinistra (sebbene sull’eurexit non abbia ancora detto una parola definitiva) Podemos, che, nato solo quest’anno, potrebbe già essere in testa secondo recenti sondaggi d’opinione.
 
 
 
di Katy Barnato – 03 novembre 2014
 
I timori politici in Spagna si sono focalizzati finora sulle pretese di indipendenza della Catalogna, ma l’ascesa di un nuovo partito di sinistra radicale potrebbe risultare altrettanto destabilizzante.
 
Il partito Podemos (che significa “Possiamo”) è sorto dal nulla e potrebbe sostituire il Partito Socialista come principale forza di sinistra in Spagna — nonostante sia stato fondato solo quest’anno. Ciò potrebbe stravolgere il tradizionale sistema spagnolo basato su due partiti, che vede il partito attualmente dominante di centro-destra, cioè il Partito Popolare guidato da Mariano Rajoy, in competizione con il Partito Socialista per ottenere le cariche di governo.
 
“Gli investitori si sono concentrati prevalentemente sul braccio di ferro tra Barcellona e Madrid, ma dovrebbero fare più attenzione all’ondata di sostegno a favore di Podemos, il partito di sinistra e anti-establishment che alla fine dell’anno scorso non esisteva ancora, ma ha già preso d’assalto il panorama politico in Spagna,” ha detto Nicholas Spiro della Spiro Sovereign Strategy, in una nota di ricerca questo lunedì.
 
Guidato da un giovane accademico coi capelli raccolti a coda di cavallo, Pablo Iglesias, il partito Podemos ha capitalizzato sugli scandali per la corruzione, la fatica delle riforme e il crescente disincanto verso l’elite politica. Il partito ha finora utilizzato la raccolta fondi online per sostenere le proprie campagne, e ha ottenuto un buon risultato nelle elezioni per il Parlamento Europeo in maggio, vincendo cinque seggi.
 
In un sondaggio pubblicato nel giornale spagnolo “El Pais” lo scorso sabato, il 27,7 percento degli intervistati ha detto che voterebbe Podemos. Ad agosto era solo il 10,7 percento. Il sostegno al Partito Popolare è nel frattempo crollato al 20,7 percento, cadendo dietro al Partito Socialista, che ottiene il 26,2 percento.
 
Il 36-enne Iglesias ha promesso di ridurre i salari dei politici e di mantenere pubblici e gratuiti il sistema sanitario e quello scolastico. Si è costruito un forte profilo pubblico ed ha 710.000 follower su Twitter. Il suo profilo sul sito del social network dichiara, in Spagnolo: “È tempo di cambiare. Certo, Possiamo!”
 
Le elezioni politiche in Spagna sono in programma per la fine del 2015, e un risultato forte di Podemos potrebbe complicare la formazione del governo, ha avvertito Antonio Garcia Pascual, di Barclays Research, in una nota della scorsa settimana. Queste elezioni seguiranno quelle regionali, che si terranno nello stesso anno — e nelle quali i partiti pro-indipendenza sono dati per trionfanti in Catalogna.
 
“Come minimo, Podemos ha forti possibilità di diventare la nuova sinistra in Spagna — e una sinistra molto più militante, populista e anti-tedesca”, ha detto Spiro.
 
Le riforme volte a rendere l’economia spagnola più competitive potrebbero diventare molto più difficili da mettere in atto se Podemos diventasse uno dei primi partiti del governo.
 
“Podemos cercherà probabilmente di fare marcia indietro sulle riforme introdotte da Rajoy,” ha detto Antonio Barroso della Teneo Intelligence alla CNBC questo lunedì. “Per esempio, Podemos è stato piuttosto chiaro nella sua intenzione di fare marcia indietro sulla riforma delle pensioni.”
 
I nuovi partiti di protesta hanno prosperato in diversi dei paesi più colpiti dalla crisi finanziaria iniziata nel 2007/08.
 
In Grecia, per esempio, il partito di sinistra radical Syriza è davanti al partito che attualmente dirige il governo, Nuova Democrazia, secondo i sondaggi di opinione. Un sondaggio condotto dalla Greece Public Opinion (GPO) a metà ottobre dava Syriza al 26,7 percento, cioè con uno scarto di 6,5 punti percentuali su Nuova Democrazia, che così diventa il secondo partito.
 
In Italia il Movimento Cinque Stelle, partito anti-establishment guidato dal comico-diventato-politico Beppe Grillo, ha preso circa un quarto dei voti nelle inconcludenti elezioni parlamentari dello scorso anno.

 


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