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Ecco per chi lavora Equitalia

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Equitalia oggi sta vessando un numero spropositato di italiani. Credo che ogni cittadino abbia avuto il “piacere” di tenere tra le mani una delle famigerate cartelle.

I media continuano ad elevare la lotta all’evasione a panacea di tutti i mali nazionali senza evidenziare mai, che dal 1992 in poi, è stata proprio l’evasione fiscale ad impedire alla finanza di distruggerci. Equitalia per chi lavora in realtà? Chi c’è dietro a questo attuale livello di pressione fiscale? Secondo voi lo scopo è la giustizia sociale? Se lo pensate siete ingenui oltre ogni limite è dannatamente male informati.
Si tratta, è inutile girarci intorno, di un disegno criminoso. Con un fisco vampiro si punta alla distruzione della domanda interna ed alla recessione per far in modo che, il costo psicologico di non fare le riforme diventi, per tutti noi, superiore a quello di farle (lo disse testualmente Mario Monti). E la vera riforma che vogliono i mercati è semplicemente la cancellazione degli Stati nazionali, la cancellazione delle democrazie. Insomma vogliono la nostra sovranità in totale violazione del dettato costituzionale (artt. 1 ed 11 Cost.) e commettendo reati palesi a tutti (tranne che alla dormiente Procura della Repubblica di Roma) contro la personalità dello Stato ex art. 241 e 243 cp. Sono anni che giuristi ed associazioni segnalano questi crimini, eppure nulla accade.
Domani, lunedì 9 marzo 2015, dalle 21 e 15 in poi, avrò il piacere di essere presente alla trasmissione “Quinta Colonna”. In tale sede vorrei semplicemente spiegare una cosa semplicissima, quasi demenziale: se un paese tassa più di quanto spende si smantella da solo.
Non può sfuggire alla comprensione delle masse che la moneta non cresce spontaneamente in natura. È semplicemente creata dal nulla. Dunque puoi lavorare quanto vuoi, fare le riforme che vuoi, ma alla fine il pallottoliere non mente. Se dreni ogni anno moneta dall’economia la gente sarà sempre più povera. 
Non si può quindi giustificare l’operato di Equitalia, nemmeno laddove vada a danno di evasori incalliti, in quanto lo scopo finale è comunque spazzare via la nostra democrazia. Se l’evasore rimanesse nel possesso dei suoi soldi e li spendesse in Italia, conserveremo un po’ di moneta in più nel sistema economico rallentando il tracollo. La lotta all’evasione è ormai raccontata come la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Se evado 50 euro e vengo beccato questi mistificatori ci raccontano che lo Stato ha 50 euro in più ma si dimenticano di dirci che ci sono 50 euro in meno nell’economia reale e che il saldo macroeconomico resta invariato! Ed in ogni caso, data l’incostituzionalità dell’attuale sistema tributario che calpesta il principio della capacità contributiva, diventa difficile stabilire un confine tra evasione del cittadino ed estorsione compiuta a nome e per conto dalla finanza dai traditori che occupano le nostre istituzioni.
Dal 1992 in poi l’Italia, per rispettare il vincolo del 3% del deficit annuo in rapporto al PIL, ha tassato più di quanto ha speso. Vi è stata una serie record di avanzi primari che ci hanno via via impoverito fino ad arrivare all’attuale drammatica situazione.
Chi oggi inneggia alla lotta all’evasione e caldeggia i tagli alla spesa pubblica persiste nell’andare esattamente dove vuole la finanza. Andare verso la cancellazione dello Stato e la conseguente cancellazione della democrazia sostituita dal potere di coloro che creano moneta dal nulla senza alcun vincolo o limite.
Come si esce dalla crisi economica dunque? Solo rispettando la Costituzione, riprendendoci la sovranità ceduta e applicando alla lettera l’art. 47 Cost.: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme. Disciplina, coordina e controlla il credito”.
Ebbene che sia chiaro a tutti! Il risparmio si fa aumentando la moneta circolante! Ovvero creandone di più o comunque lasciandone di più nelle tasche dei cittadini, il risparmio si fa solo ed esclusivamente con il DEFICIT! E come si fa ad avere disponibilità di moneta da immettere nel sistema attraverso la spesa pubblica? Serve la sovranità monetaria!
La Repubblica deve coordinare e controllare il credito e non subire i dictat delle banche addirittura creando un apparato fiscale tale da auto smantellarsi in favore di intelligenze straniere.
Più Stato, decisamente. E strappiamo la creazione di moneta ai privati. È l’idiozia (il crimine) più grossa che si sia mai concepita. Pensare che poi chi crea moneta faccia gli interessi dei deboli è addirittura un insulto all’intelligenza. Fermo restando che di come la pensano i fautori dell’incostituzionale indipendenza della banca centrale, mi interessa davvero poco sotto il profilo tecnico. Visto che le cessioni compiute sono e restano atti criminali penalmente sanzionati.
Ecco perché Equitalia va fermata. Ecco perché Equitalia tradisce gli interessi nazionali. Ecco perché l’evasore oggi è un alleato, talvolta inconsapevole, della democrazia. E non veniteci a raccontare che lo Stato creerebbe inflazione abusando, per scopi clientelari, della spesa pubblica!
Siamo in deflazione! C’è meno moneta di quanta ne serve! Abbiamo vissuto sotto le nostre possibilità nonostante corruzione e sprechi. 
Si legge Equitalia ma si pronuncia dunque Goldman Sachs, Jp Morgan e compagnia bella… Equitalia oggi lavora per le banche d’affari internazionali. Se apriamo gli occhi salveremo il paese e forse il mondo intero.

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