Esteri
Per la Siria una mano sulla bocca per proteggersi dalle proprie scoregge.
Ci raccontano queste panzane mentre distruggono società diverse dalla nostra; società intese come comunità di persone che all’interno di un loro equilibrio non si adattano al volere di altri ed ovviamente questo, a taluni, da fastidio. L’indipendenza territoriale, energetica, alimentare, ma soprattutto e in prima posizione, quella monetaria sono elementi che taluni paesi non possono permettersi di avere. Quindi o recedono o sono annichiliti. In taluni paesi ci si riesce corrompendo la Democrazia attraverso i politici locali, in altri si usa la guerra, ma in entrambi le conseguenze più gravi sono per coloro che non contano nulla, la gente, i Cittadini, il popolo.
Oggi è la Siria, ieri la Libia, domani L’Ungheria. Noi siamo già stati conquistati, siamo già assuefatti e non bramiamo più ne Democrazia, ne Sovranità, ne Libertà. Chi crede di essere ancora Sovrano, in Democrazia e Libero è solo uno stupido, niente di più.
Siamo sull’orlo di una guerra che non avrà nei confini siriani la sua risoluzione, come non è stato per la Libia di cui ancora oggi noi Italia paghiamo le conseguenze. Non lo sarà per la Siria, non lo sarà in maniera esponenziale, tracimerà i confini perchè lo scontro non sarà solo con Assad, ma anche con Putin e tutti sappiamo che nelle prove di forza chi perde è la Gente.
Dobbiamo auspicare che a qualcuno scatti una scintilla di intelligenza e che questa prevalga sul profitto e la competizione che governano un mondo stupido.
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