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Esteri

Per la Siria una mano sulla bocca per proteggersi dalle proprie scoregge.

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L’innesco e i rischi di una nuova guerra, questa volta in Siria, sono l’ennesima prova di un progetto, di un’agenda, che non gli stati, ma coloro che comandano il mondo seguono. Le scuse sono sempre le stesse: ESPORTAZIONE DI DEMOCRAZIA, ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA, ARMI NUCLEARI, ARMI CHIMICHE.

Ci raccontano queste panzane mentre distruggono società diverse dalla nostra; società intese come comunità di persone che all’interno di un loro equilibrio non si adattano al volere di altri ed ovviamente questo, a taluni, da fastidio. L’indipendenza territoriale, energetica, alimentare, ma soprattutto e in prima posizione, quella monetaria sono elementi che taluni paesi non possono permettersi di avere. Quindi o recedono o sono annichiliti. In taluni paesi ci si riesce corrompendo la Democrazia attraverso i politici locali, in altri si usa la guerra, ma in entrambi le conseguenze più gravi sono per coloro che non contano nulla, la gente, i Cittadini, il popolo.

Oggi è la Siria, ieri la Libia, domani L’Ungheria. Noi siamo già stati conquistati, siamo già assuefatti e non bramiamo più ne Democrazia, ne Sovranità, ne Libertà. Chi crede di essere ancora Sovrano, in Democrazia e Libero è solo uno stupido, niente di più.

Nel nostro paese il governo è già prono, con la stampa a coadiuvarlo e i nostri pseudo radical chic con la mano sulla bocca. Esprimono in un gesto una verità che non è mai stata accertata, che quindi è solo l’ennesima scusa, ma loro, i radical chic, pensano ai bambini morti senza domandarsi come davvero sono morti. Invece di inneggiare alla pace, al dialogo, rivolgendo un pensiero ai morti di domani lo rivolgono ai morti che avrebbe fatto Assad con i suoi volatili gas tossici. Forse non si rendono conto che i soli gas da cui si proteggono sono quelli da loro stessi emessi.

Siamo sull’orlo di una guerra che non avrà nei confini siriani la sua risoluzione, come non è stato per la Libia di cui ancora oggi noi Italia paghiamo le conseguenze. Non lo sarà per la Siria, non lo sarà in maniera esponenziale, tracimerà i confini perchè lo scontro non sarà solo con Assad, ma anche con Putin e tutti sappiamo che nelle prove di forza chi perde è la Gente.

Dobbiamo auspicare che a qualcuno scatti una scintilla di intelligenza e che questa prevalga sul profitto e la competizione che governano un mondo stupido.

Jacopo Cioni


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