Attualità
PER LA RICOSTRUZIONE POST SISMA PROPOSTA A RENZI DI RICCHIUTI DEL PPI
Riportiamo la ragionevole e fattibile proposta lanciata da Lino Ricchiuti, presidente del Popolo Partite IVA, a Matteo Renzi su come reperire le risorse per la ricostruzione post terremoto:“Presidente Renzi, accolgo positivamente le sue parole in merito al tragico sisma che ha colpito i nostri fratelli del centro Italia, e cioè che la politica in queste occasioni deve mostrarsi unita. Ha anche detto che “ricostruiremo tutto” e ci prenderemo ciò che serve, riferendosi all’Unione Europea. Ho però una idea. Lei sa bene quanto abbia polemizzato con il decreto fiscale approvato dal Consiglio dei ministri, specie nella parte riguardante la cosiddetta “rottamazione Equitalia” . Una manovra che è stata accolta dalla nostra base in modo negativo e non sto qua ad elencarne i motivi, uno su tutti il dover saldare tutto il debito in un anno, oltre la pochezza della “rottamazione” in senso economico. Questa è la proposta pubblica che Le faccio. Come già portato a sua conoscenza tramite il sottosegretario ala Presidenza del Consiglio Nannicini in occasione della mia convocazione a Palazzo Chigi, le chiedo di accogliere la nostra proposta, concedendo un saldo e stralcio di tutte le posizioni al 25% del debito iniziale, rateizzabile in un massimo di 5 anni ad interessi legali. Tutto il ricavato, considerando i 600 miliardi che a oggi Equitalia ha in pancia e considerando che la metà di essi ormai inesigibili visto l’enorme moria di aziende fallite o chiuse, andrebbe alla ricostruzione delle zone terremotate. Si potrebbero raccogliere in questo modo tra i 40 e 50 miliardi in 5 anni. Sarebbe cosa gradita che le imprese o i lavoratori autonomi che nel sisma hanno perso le loro attività vedano i loro debiti a ruolo cancellati d’ufficio. In questo modo si avrebbero due effetti positivi: non dipendere da Bruxelles per le eventuali somme da destinare e liberare tutte le piccole imprese, i lavoratori autonomi e le famiglie dall’incubo di pignoramenti, fermi amministrativi, blocchi conti correnti, ecc. Per la prima volta sapremmo con certezza quello che stiamo pagando dove andrebbe a finire. Torniamo a essere un Paese normale, Presidente Renzi. Accolga la mia proposta. Il mio numero di telefono ce l’ha e su questo punto io sono a completa disposizione”.
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