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Per favorire una ripresa rapida riaprire a “blocchi”

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Quando parzialmente diminuirà l’emergenza sanitaria (dopo il 3 aprile?) bisogna il prima possibile riaprire le attività per contenere il danno mostruoso che l’economia Italiana sta subendo in questi giorni; ma è impensabile attendere che in tutta Italia i contagi siano totalmente azzerati!

Una proposta potrebbe essere quella di riaprire le zone o “blocchi” (termine che mi riporta alla metodologia utilizzata in Cina) che non hanno più contagi da un tot. di giorni (7 giorni?) o solo alcuni ma circoscritti  ovviamente con le dovute precauzioni.

L’istituzione di queste “green zone” consentirà ai cittadini all’interno delle stesse di muoversi e lavorare liberamente ma dovrà impedire rapporti e accessi con le zone rosse ancora in essere (evitando dunque contagi di ritorno).

Faccio un esempio: la ex zona di Codogno o paesi limitrofi se da diversi giorni non sviluppasse più nessun contagio va riaperta! e idem Vò Euganeo… e via dicendo

Quindi non sarebbe nemmeno il caso di ragionare sulle riaperture solo interamente per una  Regione o Provincia ma anche per i singoli comuni.

Mi auguro ovviamente che tutta questa situazione possa risolversi il prima possibile!

Dario Polini