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Per evitare la Troika, Renzi minaccia Juncker di mettere il veto sistematico ai provvedimenti Europei. Può essersi spinto ad ipotizzare una sorta di referendum stile Brexit anche in Italia?

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Si dice che dietro l’incontro tra Juncker e Renzi di ieri si nasconda un segreto, un vero intrigo di quelli grandi. Ossia sembra che finalmente Renzi abbia detto ben chiaro all’Europa che se si continua sulla strada del rigore imposto all’Italia Roma metterà sistematicamente il veto su tutti i provvedimenti europei che contano bloccando di fatto l’Unione. Di più – sembrerebbe, è troppo presto avere maggiori informazioni in riguardo – Roma avrebbe minacciato per ora come “avviso” ipotetico di pensare addirittura di voler chiedere agli italiani cosa ne pensano dell’Europa, diciamo un referendum stile Brexit da effettuare DOPO il Brexit. Ed ecco che Juncker è diventato – per ora – un agnellino.

Dunque, vedremo nei prossimi giorni cosa emergerà,  ma la conferma di questa tesi per ora sussurrata a mezza bocca in ambienti romani, si avrà la prossima settimana se, una volta rientrato a Bruxelles e convocati tutti i membri che contano dell’Europa tedesca, all’unisono si allineeranno all’indirizzo del presidente Juncker nella conferenza stampa con Renzi, l’ammorbidimento ufficiale.

In fondo questa è una non notizia, era ed è chiarissimo che Renzi doveva necessariamente reagire contro l’EU austera. L’alternativa improbabile era accettare lacrime, sangue e Trokia e quindi terminare in modo ignobile la sua carriera politica. L’alternativa era appunto di…. chiedere qualche favore agli amici.

Ed il favore, la leva grazie a cui il “miracolo” di questo fine settimana sembra essere accaduto è questa: chiaramente la leva è quella americana, la leva invocata da Renzi. Nelle scorse settimane durante i viaggi in USA i più ritengono che sia stata concordata la fuga di notizie (di Wikileaks, ndr) in cui viene spiegato al mondo intero senza mezzi termini che il tradimento all’Italia del 2011 – con Berlusconi – fu un vero e proprio golpe. E i colpevoli – per inciso –  non furono assolutamente gli USA (i cui apparati a dire il vero collaborarono nella logistica dell’ “intervento” di Francia e Germania, …) ma Francia e Germania! Ossia Francia e Germania tradiscono i propri partners EU, volete scommettere che i cittadini inglesi la interpreteranno così quando dovranno decidere sul Brexit il prossimo Giugno….?

La conferma fattuale arriva da un importante membro dell’establishment USA (…) in missione in Italia da anni, l’amico Alan Friedman, che a La7 ha chiarito senza minimo dubbio che la caduta del Cavaliere fu voluta da Sarkozy e Merkel, NON dagli USA di Obama- e se lo dice Friedman c’è da crederci, memento quando mise fuori gioco D’Alema [per lasciare strada a Renzi] con la sua spiata sulle tenute pugliesi veliero incluso dell’ex segretario PD ex comunista, probabilmente il Massimo nazionale manco sapeva di essere filmato – .

Magari dietro tutto questo enorme pasticcio in salsa euro-tedesca su spagetti italiani (e cameriere USA, ma probabilmente era oriundo) c’è qualcosa di taciuto, magari qualche apparato USA fu effettivamente interessato indirettamente per spiegare “come fare” per abbattere Berlusconi in Italia con supporto interno italiano (…), ma quello che capiamo benissimo oggi è che gli USA non c’entrano. E se c’entrano, beh, è stato un errore.

Ecco, l’errore USA che torna (tardi, ma bene così). Guarda caso durante una campagna elettorale epocale che si sta complicando per i democratici…

Mi posso solo spingere a commentare che non scommetterei su un futuro supporto USA all’asse franco tedesco (sarà per i rapporti troppo stretti con Mosca? Per la Germania addirittura tradimento via Nord Stream II….).

Jetlag per Mitt Docino


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