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Euro crisis

Per capire con chi stare: il Wall Street Journal consiglia i BTP mentre il team Merkel vuole affossare l’Italia con il piano Verstager

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Il motivo di quanto al titolo l’ho già spiegato decine di volte: l’Italia troppo filo USA – per le sue dimensioni e soprattutto per quelle del suo debito – rischia di far saltare per aria il progetto della moneta unica e quindi va messa in ginocchio, resa inoffensiva. Per tale fine bisogna far arrivare la Troika a Roma. Si ricordi che il progetto dell’euro ha reso alla Germania in termini di ricchezza e benessere più di una guerra vinta.

In questo contesto Obama ed il team Clinton avevano addirittura paventato una divisione in due dell’Italia – certamente divisione economica forse anche qualcosa in più – oltre ad aver promesso a Berlino di ritirarsi in termini di ingerenza assoluta USA sull’EUropa a favore di Berlino. Magari anche per il tramite di qualche favore economico a selezionati privati americani ed europei (…), certamente con lo scopo di supportare il piano globalista in cui l’euro, la Germania e le sue ricchissime elites sono centrali.

Da qui bisogna partire per comprendere la situazione attuale: oggi gli USA di Trump supportano l’Italia, l’unico loro alleato rimasto, alleato  non angloassone, in seno all’EU. E dicono addirittura di comprare BTP! Dall’altra Berlino, con la commensale Parigi, sta giocandosi il tutto per tutto per sedimentare il potere nelle sue mani, in vista di un polo alternativo – ovvero in competizione – a USA, Cina e Russia.

La posta in gioco è enorme, si sono combattute due guerre mondiali per lo stesso motivo.

Dunque, oggi Berlino e Parigi rispolverano il piano Verstager, quello per intenderci che limita la proprietà di bond statali delle banche di ogni paese, oltre ad un certo livello bisognerà pagare il rischio associato ossia depositare valori a garanzia. Parola di Federico Fubini sul Corriere e di Ugo Bertone su Libero. Di fatto è un’arma mirata alla tempia dell’Italia, infatti oggi le banche italiche detengono – come succede da decine di anni – la maggior parte delle obbligazioni italiane, se le si costringe a mettere depositi cauzionali per aver concentrato il proprio equity sull’emittente Stato Italiano salta il banco, lo spread torna a 500 e certamente la Troika questa volta non la si evita. Ne avevamo già scritto in passato (vedasi sotto, anche al LINK).

Da tale aspetto deriva la paura delle elites italiane – oggi non più al soldo di Berlino e Parigi come nel 2011 – di una crisi finanziaria nazionale. Si, perchè anche un crollo di borsa generalizzato e mondiale alla fine si accanirebbe in particolar modo contro i paesi più deboli, contro le prede più succulente: in una parola, l’Italia. Vedremo che accadrà nei prossimi mesi.

Esiste dunque una contrapposizione tra gli USA che guarda caso vorrebbero salvare l’Italia in seno all’EU e la Germania che invece vorrebbe affossare il Belpaese, per comprarselo per un tozzo di pane. Tradotto, la Germania vuole conquistarci.

Il caso Weidmann e gli attacchi all’Italia: le nostre elites ora reagiscono capendo che lo scopo è annichilirci. Non vinceremo, ci vogliono i capaci (e non i raccomandati) per difendere il Paese

In tutto questo bailamme c’è stato il salto di qualità, notatelo, proprio in questi giorni: l’attacco alle supposte mafie italiane anche all’estero. Per inciso, la mafia è un cancro a danno di cittadini e stato nel momento in cui non esiste un nemico esterno. Ma è preziosissima in caso di attacco straniero, come fu il caso con Lucky Luciano ed i nazisti, memento lo sbarco in Sicilia organizzato dai mafiosi d’oltreoceano, per inciso detto sbarco fu l’azione di maggior successo della storia militare contemporanea. Credetemi, i tedeschi ancora sono terrorizzati dall’accaduto in quanto i fenomeni di questo tipo non li capiscono, sono un asso che all’occorrenza i paesi latini hanno e loro necessariamente no. Dunque – come stiamo vedendo – mi aspetto una recrudescenza transnazionale nel combattere la mafia italiana, troppo incomprensibilmente pericolosa per chi abita oltre Gottardo. Fate attenzione all’uso del reato di associazione esterna alla mafia, un reato che non esiste nel codice penale italiano in quanto è frutto del fantomatico combinato disposto già cassato dalla Corte di Giustizia Europea in diversi processi passati. E che fino ad oggi non è stato riconosciuto nemmeno all’estero in quanto non presuppone il fatto di compiere un reato, basta l’appartenenza. Che per famigliari ed affini emigrati magari siculi o calabresi (chi scrive è profondamente alpino, a scanso di equivoci) la cui famiglia ha attinenze mafiose in patria è quasi impossibile dimostrare l’innocenza. Vedremo, se come penso si tenterà di dare il colpo finale all’Italia oltre al fascismo fiscale vedremo anche il fascismo giudiziario tout court (mai dimenticare che i più grandi percettori di pensioni in euro in Italia sono proprio i magistrati).

Osservate gli eventi nei prossimi mesi e mi direte (ad es., se si volesse risolvere alla radice il problema dell’eccesso di migranti illegali arrivati certamente una soluzione – non auspicabile – sarebbe quella di far fare il lavoro sporco a chi lo sa fare, come sempre è accaduto dalla fine della seconda guerra mondiale e non solo in Italia, …).

Sarà pure poco politically correct ma tale approccio a breve rischia di far parte del “a mali estremi, estremi rimedi“. Appunto, occhio, nel momento in cui la gente non avesse più da magiare perchè le pensioni non verranno più pagate in parte o in toto anche azioni inconsulte diventerebbe possibile.

Ed in tale caso la scelta sarà solo una per gli italiani: sperare di sopravvivere andando verso gli USA o finire poveri e schiavi con la Germania come inflessibile padrone? “La Vita è Bella” di Benigni è un film che andrebbe rivisitato alla luce dei prossimi sviluppi.

Ad maiora.

Jetlag


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